ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Tunisia : Addio al segreto bancario

Tunisi ( Tunisia ) La legge finanziaria 2014 é ormai approvata, incluso il famoso e discusso articolo 12 sulla revoca del segreto bancario. Mentre una parte dei parlamentari ha insistito sul fatto che la revoca potesse essere concessa alla autorità finanziaria di controllo – ufficio delle imposte – solo dopo una decisione della Magistratura, il Governo ha fatto approvare il testo originale che permette all’autorità finanziaria l’accesso ai conti correnti ed ad altri strumenti finanziari, senza nessuna autorizzazione preliminare. Di fatto la privacy dei contribuenti non esiste più. Le motivazioni sono state diverse. Dalla pressione esercitata dalla Comunità Europea, alla richiesta di tracciabilità di movimenti finanziari legati ad attività illecite, ed a quant’altro utile. Nella realtà dei fatti ci sarà una netta diminuzione dei depositi bancari nelle casse Tunisine, ed un deciso incremento dell’uso del contante. Il fatto che i Tunisini non possano avere, facilmente e naturalmente conti in divisa, alimenta l’uso del contante. Il fatto che gli stranieri non possano avere, facilmente e naturalmente, i conti in dinari normali, alimenta l’uso del contante. Le innumerevoli pastoie burocratiche e finanziarie, sempre più opprimenti, alimentano l’uso del contante. Il fatto che il dinaro non sia convertibile, non sia esportabile, non sia importabile, alimenta l’uso del contante in euro oppure in dollari. Non solo. Capitali stranieri di transito, libici in testa, veleggeranno sempre di più verso Malta piuttosto che il Portogallo. Il Portogallo che poi rilascia un visto europeo a chi investe oltre 500.000 €  è diventato il nuovo porto di accoglienza dei rifugiati più o meno ricchi. E poi sono sempre disponibili anche le varie isolette inglesi sempre pronte ad accogliere i capitali e sempre molto rapide ed efficienti nella loro gestione. Insomma è assai probabile che il beneficio “fiscale” sia di gran lunga inferiore del danno globale dovuto alla ulteriore riduzione dell’immagine di sicurezza finanziaria della Tunisia . Anche perché, da mesi, proprio in previsione dell’approvazione dell’articolo 12, certamente chi aveva delle posizioni da regolare si era ben premurato di farlo. www.giorgiocomerio.com

Facebook