Algeri ( Algeria ) Le due scatole nere recuperate dal McDonnel Douglas MD83 del volo AH 5017 iniziano a fornire le prime informazioni sul momento del “collasso” della struttura che ha causato la morte di 118 persone. I tecnici della BEA, ovvero il Bureau of Investigation and Analysis, hanno fornito le prime informazioni derivate dalla lettura delle due “ scatole nere” di bordo. La prima “scatola nera “ è che poi nella realtà è rossa – è il DFDR ( Digital Flight Data Recorder ), che registra secondo per secondo tutti i parametri del volo per un periodo di 25 ore. La seconda “scatola nera” è il Voice Recorder che registra sia le conversazioni, che tutti i suoni nella cabina di pilotaggio. Un'analisi acustica “avanzata” puo’ permettere anche di valutare il regime di potenza dei motori ed eventuali altre anomalie del volo. Il team di inchiesta ha anche provveduto al campionamento di oltre 1000 elementi in grado di identificare le 118 vittime. Dall’esame degli ultimi parametri del volo pare essere emerso che l’aereo non ha perso quota più o meno lentamente prima di distruggersi ma che si è letteralmente “polverizzato” in volo. Pare quindi difficile un cedimento di una parte della struttura o di un guasto ai propulsori, quanto più verosimile un collasso estremamente rapido dell’intera struttura. Collasso assai anomalo anche in presenza di forti perturbazioni meteo che, alla fin fine, ben segnalate dal radar meteo di bordo, sono facilmente evitabili. Come in effetti già fatto dai piloti con il cambio di quota. Un cambio di quota o di rotta è una manovra di facile esecuzione. Bisognerà quindi attendere i risultati delle analisi chimiche per sapere se l’MD 83 è stato polverizzato da un’esplosione oppure no. Sul fronte giudiziario, sono state aperte tre inchieste: in Mali, in Burkina Faso ed in Francia. www.giorgiocomerio.com