ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

L’inchino ed il baciamano

Tunisi (Tunisia) Dal satellite siamo sommersi di inchini tutti italiani.. Il 13 Gennaio 2012 l’inchino della Costa Concordia ha causato la morte di 32 persone. L’isoletta del Giglio, poco piu’ di 1500 abitanti su 23 chilometri quadrati di aspra terra si sono trovati al centro del mondo. E l’inchino pure. Da sempre fatto in omaggio non solo a belle donne ma anche di potenti, amici e parenti. Con proseguo di baciamano. Da secoli. Un inchino che ora sparirà in rotta per Genova dove, in pochi mesi, squadre di smantellatori selezioneranno i pezzi della nave, la rottameranno ed il tutto finirà fra la bocca di un altoforno dell’ILVA ed i negozi di antiquariato marittimo. Anche quest’inchino, dopo tre anni, avrà terminato la sua vita. Ci ha portato in casa migliaia di ore di reportages, interviste, tavole rotonde e quant’altro. E fino a sentenza definitiva ne saremo sempre informati, aggiornati, ragguagliati. Peccato che la bella nave non venga restaurata sul posto , dando lavoro per qualche anno a migliaia di tecnici, peccato che non possa di nuovo risplendere, anche ormeggiata, senza piu’ navigare, mostrando e dimostrando la capacità dell’ Italia di trasformare un disastro in un’occasione di lavoro duraturo. Senza smantellare quanto già creato. Ma questa è un’altra logica. Ed ora, da Mercoledi’ 3 Luglio siamo sommersi da un altro inchino. Nello sconosciuto paesino di Oppido Marmentina, circa 186.000 abitanti sparpagliati su 930 chilomeri quadrati, la processione si sofferma e la Madonna delle Grazie attende, pazientemente, che si riprenda il suo cammino. Dopo un altro inchino di fronte all’abitazione di un condannato in quel momento in casa. Un’ottantenne. Agli arresti domiciliari. Ed ecco che il breve video dell’inattesa fermata diventa un “cult” televisivo. Più di un pit stop sbagliato della Ferrari. Siamo sommersi dalle sempre stesse immagini, immagini di una processione disordinata in una stradina qualsiasi e di un paio di carabinieri. E poi dai commenti, dalle tavole rotonde, dai procuratori che, notoriamente poco occupati da indagini e da migliaia di processi d’annata, ci ragguagliano sul perché , sul percome e sul quant’altro. Ed apprendiamo di inchini a Polsi, a Seminara ed in altre importanti località d’Italia. Ovviamente a nessuno interessa il terremoto in Giappone, la tempesta a New York, la solita autobomba in medio oriente, i morti ammazzati senza nome d’africa. Per RAI e compagnia bella abbiamo Renzi che incalza fra un notiziario e l’altro e il monsignore ed il procuratore che ci erudiscono, fra un’inchino e l’altro, su come in Italia, alla fin fine, comunque, dopo un bell’inchino, si baciano le mani. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

Facebook