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Tunisia : Il ritorno del guerriero.

Tunisi ( Tunisia ) nei prossimi giorni verrà attivato un ufficio di collegamento del Governo Tunisino in Siria, a Damsco; dopo anni di interruzione dei rapporti diplomatici. L’ufficio assisterà i quasi seimila tunisini che pare essere ancora residenti in Siria, seimila persone che hanno il diritto ad iscriversi alle liste elettorali in vista delle prima votazione generale del 26 Ottobre. Ma non solo. Da fonti varie si apprende che circa seimila / ottomila tunisini si siano recati in Siria per combattare nelle milizie più o meno integraliste impegnate nella cacciata di Hassad. Pare che circa un migliaio di Tunisini siano deceduti in combattimento mentre qualche centinaio è confinato nelle prigioni siriane. Ma degli oltre cinquemila combattenti attualmente operativi , più o meno addestrati, diverse migliaia potrebbero rientrare, magari alla spicciolata, in Tunisia per il periodo della campagna elettorale. Od anche ben prima. E’ di queste ore un allarme alla prigione principale di Tunisi dopo la scoperta che diversi agenti penitenziari erano particolarmente “vicini” agli islamismi incarcerati. Quella della prigione principale di Tunisi una situazione di un possibile “preludio” non certo incoraggiante. Certamente l’ufficio tunisino di Damasco avrà anche compiti di intelligence e di prevenzione dal rischio di atti sconsiderati: l’idea del “grande califfato” è comunque presente anche in Tunisia. Ed il ritorno del guerriero un rischio reale. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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