Rabat ( Marocco ) La confederazione Svizzera ha poche posti-cella ed ormai troppi carcerati, per lo più stranieri. Con 8 posti-carcere ogni 10.000 abitanti la disponibilità di posti branda è assai scarsa. Il Consigliere di Stato, Pietro Madet, porterà in Marocco, nei prossimi giorni, una interessante proposta di “delocalizzazione” dell’attività carceraria Svizzera. Il progetto prevede la realizzazione di nuove e moderne strutture carcerarie in Marocco, realizzate con criteri europei e su progettazione elvetica da imprese marocchine. Il che significa già un bel risparmio sui costi di realizzazione. Il personale di sorveglianza dovrebbe essere comunque “misto” in modo da assicurare in ogni caso il mantenimento degli standard elvetici. In questo modo anche il costo complessivo delle giornate di permanenza sarà assai inferiore dell’attuale costo pro-ospite in Svizzera. I primi ospiti: i detenuti di origine Marocchina, verso quindi un “ricongiungimento” alla madre Patria e quelli con doppia nazionalità. Poi, probabilmente, quelli di lingua araba che, con il personale di guardia Marocchino, potranno avere rapporti più semplici, diretti e comprensivi. Insomma una nuova forma di cooperazione “penitenziaria” sulla via della internazionalizzazione e della globalizzazione del servizio di detenzione. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com