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LIBIA – Forze speciali USA : nuove missioni in vista.

Tripoli ( Libia ) Il programma di intervento di forze speciali USA al confine fra Libia ed Algeria crea qualche apprensione in Algeria, sempre preoccupata di chiunque voglia avvicinarsi troppo ai suoi confini anche se, in realtà, sono poco sorvegliati e spesso solo territorio di transito per contrabbandieri e terroristi. Recentemente l’ Assistente per gli Affari di Sicurezza Internazionale del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti, Mr Derrick Salyut ha dichiarato che la Libia è diventata una “calamita” in grado di attirare verso di sé tutte le varie organizzazioni che hanno prima partecipato alla rivoluzione che ha rovesciato il regime di Maamar Gheddafi nel 2011 ma che poi si sono trasformate, assai spesso, in bande di delinquenti prima e di terroristi poi. D’altra parte queste bande, spesso di soli e semplici criminali pesantemente armati, in alcuni casi con velleità politiche, creano effettivamente grandi problemi a tutta la società civile Libica. E spesso bloccano, ricattano, utilizzano le strutture della sua principale e quasi unica fonte di ricchezza: il petrolio. Già da tempo nazioni come Inghilterra, Italia, Germania, forniscono assistenza tecnica, assistenza logistica, materiali, corsi di formazione e di training per le forze di Polizia, le Forze Armate, i servizi di Intelligence. Ovviamente il problema, parzialmente arginato in Egitto, sussiste in Libia ma anche in Algeria che, con le sue riserve di petrolio e di gas, con i suoi grandi spazi incontrollati ed i suoi estesi confini, nonché con la presenza di minoranze turbolente, non ha una situazione sicuritaria delle migliori. Per ora gli USA hanno speso circa 100 milioni di dollari in aiuti, aiuti dati anche per proteggere cittadini e gli interessi petroliferi USA. Secondo il senatore Steve Shabut l’attuale azione USA in Libia è ancora deludente. Uno dei programmi USA esaminati, è quello di finanziare, con circa 600 milioni di dollari, dei corsi di formazione per circa 8000 agenti delle forze di sicurezza Libiche. Programma pero’ ancora molto teorico anche per la difficoltà di selezionare il personale adatto a seguire questo programma. Infine Yan Patterson, Vice Ministro degli Esteri per il Medio Oriente, fa presente che le riserve di armi ancora attualmente disponibili comprendono anche missili terra-aria, spesso in ottima efficienza, che vengono esportati ovunque serva e venduti a chiunque sia disposto a pagarli. Insomma la richiesta di una maggiore presenza di forze speciali è caldeggiata in tutti gli interventi. Ed in realtà nulla di piu’ facile da attuare in questo mese di rilassamento generale, il mese del Ramadan. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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