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Giustizia – Prostitute hanno diritto al pagamento della prestazione

Roma – Il compenso delle prostitute non è “ingiusto profitto” ed è obbligatorio corrispondere il prezzo per la prestazione eseguita.
Storica sentenza del Tribunale di Roma che, senza entrare nel merito dell'attività di prostituzione ha comunque sancito un importante principio guida. Secondo i giudici, infatti, nNon si può considerare “ingiusto il profitto” preteso da una prostituta che ha avuto un rapporto sessuale con un cliente e vuole essere pagata, ma anzi questa pretesa, “sino ad oggi non tutelata dall'ordinamento per una
certa interpretazione” del buon costume, è legittima e si dovrebbe anche consentire di intentare una causa civile “a fronte dell'omesso pagamento”. E' un passaggio di un'innovativa sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato a 4 mesi una nigeriana che con sms minatori aveva richiesto a un cliente i
100 euro pattuiti per una prestazione sessuale, riqualificando, però, il reato contestato da estorsione (rischiava dai 6 ai 20 anni di reclusione) in violenza privata. 

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