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MAROCCO : “L’emigrazione inversa.” I primi flussi.

Rabat ( Marocco ) L’effetto della crisi in Spagna, con le regioni del Sud con una disoccupazione al 30%, assai simile a quella Italiana, sud in particolare, ha innescato flussi migratori verso la sponda sud del mediterraneo. Il Marocco ora impegnato nella realizzazione di grandi opere attira tecnici e specialisti. Nuove autostrade, la linea TGV ad alta velocità, città “turistiche” nel sud, attività legate ad infrastrutture marittime, richiamano specialisti Spagnoli che, in Marocco, possono lavorare senza necessità di un Visto. Ora come ora si ipotizza che circa 5000 tecnici spagnoli hanno iniziato una nuova collaborazione lavorativa in Marocco. Un travaso di esperienza, una opportunità di crescita, una opportunità di lavoro per tutti. Nel caso che poi non ottengano il permesso di soggiorno rientrano, per qualche tempo, in Europa per poi tornare, ancora una volta, al lavoro, in Marocco. Dopotutto una forma di compensazione per quanto già fatto dalla Spagna in favore dei Marocchini che, da anni, operano nella penisola Iberica. Nell’industria e nell’agricoltura inizialmente. Poi ora , molti di loro, sono proprietari di attività operative nel commercio, nei servizi, nelle imprese agricole, nelle imprese industriali. Un fenomeno similare dovrebbe svilupparsi anche in Tunisia, dove giusto ieri, 20 Maggio, era in visita dal Capo del Governo Tunisino, Mehedi Jomaa, il ministro Italiano della Co-operazione, On. Federica Guidi . Anche se le libertà di intraprendere offerte agli stranieri sono ancora molto limitate. Non solo. Un analogo fenomeno dovrebbe avvenire prossimamente in Libia anche se, ancora maggiormente della Tunisia, le libertà di intraprendere offerte agli stranieri sono ancora molto piu’ ristrettive e molto più limitative di quelle offerte dalla Tunisia. Nonostante che, in realtà, i cittadini di tutta l’Africa possano godere, in Europa, di libertà di impresa, di commercio, di acquisto di proprietà immobiliari di ogni tipologia, di studio e di religione. Libertà spesso del tutto assenti nei loro paesi di origine, quasi sempre del tutto non disponibili per gli stranieri. E cio’ avviene nonostante i continui aiuti finanziari e tecnologici profusi dall’Europa in quelle Nazioni. Ora gli Spagnoli potranno verificare se esiste la vera reciprocità di libertà e di trattamento con il Marocco, cosi’ come Francesi ed Italiani, fra poco, potranno verificare se esiste la stessa reciprocità di trattamento con la Tunisia prima, con la Libia e magari l'Algeria dopo. Perché il tempo della “emigrazione inversa” si avvicina e qualche piatto della bilancia, sempre oliata con milioni di euro,  dovrà essere ben riequilibrato. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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