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Brescia – Morto schiacciato dalla croce di Wojtyla, tredici indagati

Milano – A distanza dal terribile incidente avvenuto lo scorso 24 aprile a Cevo, in provincia di Brescia, dove il ventunenne Marco Gusmini è morto schiacciato dalla croce dedicata a Papa Wojtyla, sbalzata improvvisamente dalla struttura, si iniziano a conoscere meglio i dettagli della vicenda. La Procura della Repubblica di Brescia, infatti, ha deciso di inserire nel registro degli indagati tredici persone con l'obiettivo di accertare davvero le cause di un episodio così grave. 
Al momento l'area in cui è morto il ragazzo risulta essere sotto sequestro, ma a causa del degrado della zona sarà fondamentale effettuare le verifiche in breve tempo ed è per questo che non si esclude che la croce nei prossimi giorni possa essere trasferita in un magazzino per agevolare il lavoro dei periti nominati dal pubblico ministero Bressanelli. Tra i 13 indagati per omicidio colposo ci sono, tra gli altri, l'ex sindaco di Cevo Mauro, Giovanni Bazzana, l'attuale primo cittadino del paese della Vallecamonica, Silvio Citroni, e monsignor Ivo Panteghini, ex direttore del Museo diocesano e don Filippo Stefani, parroco di Cevo. Risultano sottoposti ad indagini anche gli esponenti dell'associazione «Croce del Papa» e tecnici comunali di Cevo. Tutte le persone coinvolte nell'inchiesta risultano essere in un modo o nell'altro responsabili nel corso del tempo della situazione in cui si trovava la scultura che proprio per una non corretta manutenzione e dopo una serie di scricchiolii è caduta addosso al giovane che non ha saputo spostarsi in tempo a causa anche di una lieve disabilità motoria di cui soffriva.

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