Milano – Con la sconfitta di ieri a Bergamo contro l'Atalanta il Milan, salvo miracoli, ha fallito la qualificazione all'Europa League che sarebbe stata possibile con il sesto posto, anche se un obiettivo simile all'arrivo di Seedorf a gennaio sembrava essere davvero improbabile visto che la truppa rossonera aveva smarrito gioco, convinzione e soprattutto qualità della rosa deteriorata in modo progressivo nel periood di Allegri. A molti, però, è stato impossibile non vedere il labiale di Adriano Galliani che in tribuna con il nipotino ha definito “matto” Seedorf per la scelta di far giocare Honda al posto di Taarabt, anche se suona difficile pensare che non ci siano state pressioni sul tecnico a causa dell'orario in cui si giocava la partita corrispondente alla prima serata in Giappone. 
Nel dopo partita l'olandese ha così preferito evitare di fare ogni commento sulla frase del dirigente certamente sintomo non solo di poco rispetto, ma ulteriore conferma di come i rapporti tra i due non siano idilliaci, anche se almeno ufficialmente questa mattina l'amministratore delegato ha provato a riportare la calma. Da quello che trapela, infatti, Galliani ha contattato telefonicamente Seedorf cercando di minimizare l'accaduto sottolineando che si era trattato solamente di una “espressione gergale” senza intenzione di offendere. Nonostante questo, però, il destino dell'allenatore, salvo miracoli dell'ultimo minuto sembra essere segnato ed è certamente innegabile che proprio quando ne aveva più bisogno il sostegno della dirigenza, e soprattutto del presidente che lo ha fortemente voluto facendolo smettere di giocare da un giorno all'altro, è totalmente mancato.