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Roma – Stipendi a rischio in Comune: sciopero il 19 maggio 2014

Roma – “Sarà sciopero. I lavoratori di Roma Capitale incroceranno le braccia il prossimo 19 maggio per difendere i salari e i servizi ai cittadini”. Ad annunciarlo in una nota Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali delle federazioni di Roma e Lazio di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. “Non permetteremo a che nessun lavoratore sia tagliato il salario. Sulla vicenda del salario accessorio dei dipendenti capitolini, dal sindaco di Roma non abbiamo ricevuto risposte concrete attaccano i tre segretari di categoria. Il tempo dei tentennamenti è finito. Se l'amministrazione e il governo credono di poter rimanere barricati nella loro incapacità di decidere – dicono i sindacati – allora saremo noi a tirarla fuori dai palazzi. E a far capire quali sono le responsabilità che il sindaco Marino per primo ha nei confronti delle 24mila famiglie dei lavoratori e dei milioni di cittadini che ogni giorno vivono, studiano, lavorano o visitano la capitale”. “Il pagamento delle retribuzioni è ormai imminente. Ma nonostante le promesse e un tentativo di conciliazione, andato a vuoto, di fatti concreti neanche l'ombra”, proseguono i sindacati: “A nulla vale, come fa il sindaco, aspettare un decreto dal governo. I salari vanno pagati, per intero. Si tratta di retribuzioni legittime che servono a compensare l'impegno e la disponibilità di lavoratori che mandano avanti i servizi pubblici della città in una condizione impossibile: senza un piano delle attività, senza una programmazione, senza un'organizzazione degna di questo nome. Ma sempre e solo sull'onda dell'emergenza”. “Se qualcuno vuol far pagare ai lavoratori il prezzo di decenni di cattiva gestione del Comune, si sbaglia di grosso – rimarcano Di Cola, Chierchia e Bernardini – allora, come deciso dai 10mila lavoratori riuniti martedì scorso in Campidoglio, il 19 maggio il personale dipendente e dirigente sciopererà e il giorno 13 maggio assemblee in tutti i posti di lavoro”, concludono i segretari: “Non ci fermeremo fin quando i lavoratori non avranno ottenuto le risposte che spettano loro”.

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