ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Latina – Cittadella giudiziaria 'dimenticata'. Zaccheo 'bacchetta' il Comune

Latina – Sono passati oltre 10 anni dalla posa della prima pietra. Ma a distanza di tanto tempo non vi sono certezze sulla effettiva conclusione dei lavori riguardanti la Cittadella giudiziaria di Latina. Eppure la partenza era stata slanciata. L'ex sindaco Vincenzo Zaccheo aveva posto le basi per una
grande struttura che potesse ospitare tutti gli uffici giudiziari del capoluogo pontino.

On.Zaccheo il suo progetto aveva riscosso grandi consensi. Cos'è che non è
andato?

“Avevo ricevuto una richiesta esplicita da parte dei vertici della magistratura di allora e dell'ordine degli avvocati, affinchè si potesse realizzare un'opera adeguata al bacino d'utenza di cui necessità il tribunale di Latina ed anche se non soprattutto nella prospettiva della Corte d'Appello.

Siete riusciti in tempi brevi ad individuare una zona importante. Ci ripercorre l'iter?

“L'area indicata, tutta di proprietà comunale, è quella situata in Centro Direzionale e servita dagli assi viari di Viale Le Corbusier e Viale Nervi. Dista solo trecento metri dalla SS. Pontina. E' di circa tre ettari e consentiva di realizzare 22.000 mq di superficie coperta. Era stata programmata per accogliere gli uffici del Tribunale, della Procura, del Giudice di Pace e del Tar; il posto di polizia e una stazione dei carabinieri. Prevedeva un vasto parcheggio interrato, potenzialmente esteso a tutta l'area. Nell'ambito della discussione era stato evidenziato e sottolineato come la scelta fosse in perfetta sintonia con il mio programma che puntava a risolvere razionalmente il problema degli uffici giudiziari, in armonia con le attese dell'utenza e le proposte della Magistratura e dell'Ordine degli Avvocati. La razionalizzazione consentiva di decongestionare l'attuale Tribunale i cui immobili sarebbero dovuti essere liberati per destinarli alla sede della Corte d'Appello che Latina aspirava ad ospitare”.

Peraltro mi pare di capire che l'attuale sede della Procura fosse considerata inizialmente una soluzione provvisoria. Si sapeva già da 10 anni che occorreva trovare una collocazione definitiva. Non si sta perdendo troppo tempo?

“L'ubicazione della 'Cittadella Giudiziaria' è stata ritenuta conforme alla previsione urbanistica del PUGC e permetteva il completamento del Centro Direzionale al quale si assegnava un'importante funzione istituzionale e la valorizzazione di una significativa zona della città. Un'importante tappa
che l'Amministrazione, ha perseguito con forte determinazione per finalizzare a questo progetto i finanziamenti previsti. Sono stati recuperati gli oltre 16 miliardi di vecchie lire che rischiavano di andare perduti dal Ministero di Grazia e Giustizia per la realizzazione degli immobili necessari agli uffici giudiziari. Va sottolineato che sia l'Ordine degli Avvocati, sia il Presidente, sia la Commissione Manutenzione del Tribunale di Latina, sia il responsabile dell'Ufficio del Territorio hanno espresso parere favorevole all'iniziativa dell'Amministrazione Comunale. Che fin dai primi atti, va ricordato, aveva visto il sottoscritto prendere di petto e affrontare come un'emergenza il buon funzionamento della giustizia. Parlano chiaro i riconoscimenti del mondo forense che sottolineò il mio impegno teso a garantire, appunto una sempre più efficace ed efficiente amministrazione della giustizia. Gli attuali locali di via Ezio rappresentavano già allora una soluzione temporanea, non essendo
previsto il cambio di destinazione d'uso”.

Fino al 2010 l'iter sembrava procedere senza intoppi. Poi cosa è successo?

“Bisognerebbe domandarlo a chi ha gestito il capitolo Cittadella giudiziaria dopo di me. Prima il commissario Nardone e poi l'attuale sindaco Di Giorgio. Da 4 anni a Latina si è fermato tutto. Avevamo a portata di mano un'opera di primaria importanza per la città. Mi auguro che presto si possa sbloccare l'impasse”.

Eppure il presidente del Tribunale Giuseppe D'Auria ha recentemente dichiarato che la 'Cittadella giudiziaria' non si farà mai. Tanto da chiedere ulteriori spazi al Vittorio Veneto. Che ne pensa?

“Non condivido l'utilizzo del Vittorio Veneto per i servizi giudiziari. La posizione del presidente D'Auria non mi trova certamente d'accordo. Io mi sono battuto per anni affinchè l'istituto tecnico commerciale mantenesse quella sede storica e di grande tradizione per la città. Lo ripeto e voglio ribadirlo a chiare lettere. Bisogna riprendere il progetto della Cittadella giudiziaria, che è l'unica vera soluzione praticabile e peraltro portata avanti in sintonia con i vertici della magistratura inquirente e con l'Ordine degli avvocati. Devo constatare purtroppo che questa strada, messa a disposizione degli addetti ai lavori e alla città in generale è stata abbandonata del tutto dall'attuale
amministrazione”.

Facebook