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Salva Roma – Irpef non aumenterà, sale la tassa di soggiorno

Roma – E' arrivato il via libera del Senato al decreto 'Salva Roma'. La manovra, da 6,5 miliardi con investimenti per un miliardo e 20 milioni di euro, prevede un taglio della spesa corrente di 117 milioni di euro, i municipi non subiranno tagli, l'Irpef non verrà alzata. Sulla seconda casa che i genitori danno ai figli, in comodato, non verrà pagata la Tasi che arriverà però al 2.5. Ad essere esentati dal pagamento dell'Irpef comunale, in pratica, saranno coloro che rientrano nella fascia di reddito tra gli 8mila e i 10mila euro. Aumenta anche il contributo di soggiorno che salirà, soprattutto per gli hotel con il maggior numero di stelle. Se fino ad oggi erano previsti tre euro a persona fino a dieci notti negli alberghi a 4 e 5 stelle, ora si pagheranno sette euro per i cinque stelle e sei euro per i 4 stelle. Dovrebbe salire il contributo di soggiorno, in misura minore, anche per gli alberghi da uno a tre stelle dove si pagavano due euro. Ora si dovrebbe salire a quattro euro per i 3 stelle e tre euro per gli alberghi a una e due stelle. Per i b&b si dovrebbe salire dagli attuali 2 euro a 3,5 euro, per i campeggi da 1 a 2. Nel complesso, le entrate tributarie ammontano a 2,9 miliardi, i contributi e trasferimenti correnti dello Stato ammontano a 874.172.992 euro, le entrate extratributarie a poco più di 1 miliardo, mentre le entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti sono pari a 988.998.466,75 euro, e quelle derivanti da accensione di prestiti ammontano a 341 milioni. Tra le spese correnti, quelle per il personale capitolino sono poco più di 1 miliardo (che pesa sul bilancio per il 21,46%), le prestazioni di servizi 2,7 miliardi (che pesano sul bilancio per il 56,64%). Per quanto riguarda le uscite, quelle per le spese correnti sono pari a 4,8 miliardi, quelle in conto capitale 1,26 miliardi, per un totale di 5,8 miliardi di euro, a cui si aggiungono 352 milioni di spese per il rimborso prestiti e 367 milioni di servizi per conto terzi. Infine, il fondo svalutazione crediti è pari a 288 milioni.

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