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Solubile oppure non solubile ?

Tunisi (Tunisia). Ma alla fin fine ci si pone una domanda. Ma l’Islam è solubile nella democrazia ? Diciamo l’Islam in generale, senza tante sottigliezze e senza troppe distinzioni fra i “duri e puri” ed i più “illuminati” ed accomodanti. Insomma il “soluto islamico” è diluibile nel “solvente democratico”? A guardarsi in giro si direbbe proprio di no. L’Islam non solo pare del tutto insolubile nella democrazia ma pare che si amalgami molto bene solo a regimi dittatoriali, dinastie regnanti, clan di “famiglie” dal potere eterno. Al massimo si puo’ parzialmente diluire in democrazie tribali, ovvero in quelle dove, quando si vota per l’ennesimo mandato dell’Eterno Presidente, comunque il caro leader non prende meno del 90% dei consensi. Tanto per sentirsi tutti tranquilli. In Tunisia si cerca di realizzare l’alchimia del secolo. Con il consenso di poco piu’ del 50% della popolazione recentemente intervistata da sondaggisti USA mentre il poco meno del 50% in ogni caso quasi rimpiange la vecchia democrazia tribale della famiglia Trabelsi e Co. Ma, onestamente, passo dopo passo, articolo della costituzione dopo articolo della costituzione, ed ora articolo della nuova legge elettorale dopo articolo della nuova legge elettorale, incespicando di quando in quando, l’esperimento di alchimia politico-sociale prosegue. Anche se la solubilità totale sembra ancora lontana. Và ancora scoperto il giusto rapporto fra le dosi di Islam da diluire e la massa della democrazia nella quale diluirle. Insomma il rapporto stechiometrico corretto non è ancora stato scoperto. Ed a guardarsi in giro, per ora, nessuno ci è ancora arrivato. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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