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Giorgio G. Fava, critico cinematografico Rai, è morto a Roma

Roma – È morto, all’eta’ di 84 anni, il giornalista e critico cinematografico Claudio G. Fava. Nato a Genova, laureato in legge, dopo un inizio di carriera nella città natale presso il Corriere Mercantile, diventa giornalista professionista nel 1961 e entra alla RAI nel 1970. Per anni sceglie i film e telefilm della programmazione televisiva della seconda rete televisiva pubblica.
Critico (“Letture”), giornalista (“Corriere Mercantile”, “Gazzetta del lunedì”, “Il Messaggero”, “Il Mattino”, “Il Secolo XIX”, “Bianco e nero”, “La rivista del cinematografo” , “Studi Cattolici”, “Sorrisi e canzoni”, eccetera), attore per il cinema (“Ladri di saponette” di Maurizio Nichetti), per la televisione (“Una donna tutta sbagliata” di Mauro Severino, al fianco di Ombretta Colli) e il teatro, Fava è anche il responsabile, in qualità di capostruttura, della messa in onda sulla televisione di stato di numerose serie di culto (Ritorno a Brideshead, Derrick, Moonlighting, Hill Street Giorno e notte, Avvocati a Los Angeles, Beautiful).
Organizza con il programma “Cinema di notte” decine di cicli di opere (profili di attori, di registi, di sceneggiatori e di generi). Conduce inoltre due rubriche sulla settima arte: “Dolly” e “Set”. Esperto dell’opera del cineasta francese Jean-Pierre Melville, per l’attività svolta a favore della diffusione del cinema francese alla televisione italiana, trasmettendo spesso opere inedite, il governo transalpino lo nomina “Officier des Arts et des Lettres”.
È autore di monografie su importanti figure del cinema italiano – da Alberto Sordi a Federico Fellini, a Ugo Tognazzi – ed anche di testi letterari, come i bozzetti raccolti in Tagliati al vivo.

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