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Omicidio Marilia – Grigoletto condannato all'ergastolo

Brescia – E' arrivata ieri sera nel Tribunale di Brescia la sentenza ai danni di Claudio Grigoletto, l'imprenditore bresciano che lo scorso 29 agosto ha ucciso nel suo ufficio di Gambara la ventinovenne Marilia Rodrigues Da Silva che oltre a essere una sua collaboratrice aveva intrecciato da tempo una relazione con lui che aveva portato a una gravidanza. La nuova vita in arrivo, però, non poteva essere accettataa cuor leggero da Grigoletto, che aveva già una moglie e due bambine e così, al culmine di una lite era arrivato a ucciderla provando almeno inizialmente a inscenare un incidente fino al momento in cui è stato inevitabile per lui confessare l'accaduto. 
I giudici, dopo quattro ore di Camera di Consiglio, hanno così accolto la richiesta del pm Ambrogio Cassiani che aveva parlato nell'ultima requisitoria durata circa 90' di duplice omicidio – “per l'uccisione di Marilia e del bambino che aveva in grembo” – e di una “totale assenza di scrupoli dimostrata dall'uomo”, mentre respnta la tesi della difesa che aveva chiesto le “attenuanti generiche” proprio perchè “l'omicidio era frutto di follia in pieno stato d'ira”.
L'imputato al momento della lettura del dispositivo è rimasto immobile con lo sguardo fisso sulla Corte che lo ha giudicato e per questo a commentare la sentenz sono stati i suoi legali che hanno parlato di ingiustizia: “E' una condanna ingiusta. La pena andava stabilita, ma non in questi termini”. 
Davvero commovente all'uscita dal Tribunale è stato invece l'incontro tra il papà di Grigoletto e la mamma di Marilia che non appena si sono visti, accomunati da un dolore diverso ma per entrambi forte, si sono lasciati andare a un lungo abbraccio, anche se l'uomo ha voluto sottolineare come ritenga troppo pesante la condanna inflitta al figlio: “Non mi aspettavo una pena così pesante. L'errore che ha fatto mio figlio è grave ed è giusto che paghi, ma questa sentenza annulla un ragazzo. A questo punto ripristiniamo la pena di morte così staremo bene tutti”. 

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