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Scoperta l'Ostia Antica “segreta”: era più grande di Pompei

Roma – Ostia Antica era in origine molto più estesa di quanto finora ipotizzato. Nuove ricerche archeologiche hanno infatti portato alla luce mura di cinta e torri finora rimaste nascoste. 
Stando ai nuovi calcoli, Ostia Antica occupava un'area di 126 ettari, più del doppio di Pompei. 
Sono risultati eccezionali: nel I secolo a.C, il Tevere non chiudeva la città a nord – commenta la Soprintendenza speciale di Roma –, ma la divideva in due parti. Ostia era lo sbocco fluviale, la città colonia che aveva le chiavi di accesso di tutte le merci, materiali e culturali, che dal Mediterraneo arrivavano a Roma“. 
Sulle mura, a intervalli regolari, si evidenziano grandi torri di sei metri per otto. Tra il Tevere e le mura gli studiosi hanno individuato almeno quattro grandi edifici – continuano –. Tre dei quali presentano caratteristiche simili a quelle dei magazzini presenti nelle aree già scavate di Ostia, con una pianta di 83 metri per 75 per il più grande. La presenza di grandi aree di stoccaggio nella parte di Ostia a nord del Tevere riapre il tema delle dimensioni degli scambi commerciali che si svolgevano sulle sponde del fiume nei primi due secoli del millennio. L'indagine geomagnetometrica, infatti, aumenta di circa il 50% lo spazio dedicato a depositi di merci che aumenta ad almeno 70 mila metri quadrati, indicazioni che non mancheranno di influire sulla ricostruzione della topografia di una delle città romane più importanti del Mediterraneo“.

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