Pisa – Un errore nell'etichettatura delle provette delle analisi ha fatto sì che venisse asportata la prostata ad un paziente sano. Come riporta oggi il quotidiano La Nazione, la vittima sarebbe un paziente residente a Livorno operato per un carcinoma alla prostata in realtà inesistente.

Sotto accusa due dottoresse e un'infermiera del Policlinico di Cisanello di Pisa, che sono state rinviate a giudizio con l’accusa di lesioni colpose gravissime in cooperazione. Le donne rischiano una condanna da tre mesi a due anni di reclusione.

Secondp quanto sostiene l'accusa, le due dottoresse e l'infermiera, effettuando un prelievo istologico sul paziente, due mesi prima dell'operazione, inserirono nelle provette etichettate con il nome dell'uomo i campioni prelevati a un altro malato e viceversa.