Mosca – La Russia invita l'Alleanza atlantica a rispettare “le regole”, come “la Dichiarazione di Roma” e “la carta fondamentale del Consiglio Russia-NATO” nato a Pratica di Mare nel 2002, in base ai quali “non ci dovrebbero essere ulteriori presenze militari permanenti nel territorio degli Stati dell'Europa orientale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, commentando la richiesta di chiarimenti inviata alla Nato per il “build up” in Europa dell'Est. Secondo Lavrov si aspetta “una risposta”, e una risposta che sia “completamente basata sul rispetto delle regole concordate”. Il tutto dopo che i ministri degli Esteri della Nato riuniti a Bruxelles il primo aprile hanno annunciato la sospensione di ogni forma di cooperazione pratica con Mosca e concordato una serie di “misure concrete per rafforzare la capacità dell'Ucraina di garantire la propria sicurezza”. A citare la dichiarazione di Roma anche i ministri degli Esteri dei Paesi dell'Alleanza atlantica. Secondo loro Mosca “ha violato le leggi internazionali e ha agito in contraddizione con i principi e gli impegni del documento di base della partnership euro-atlantica, dell'atto istitutivo Nato-Russia e della Dichiarazione di Roma. La Russia ha gravemente violato la fiducia su cui la nostra cooperazione deve basarsi”.