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La “petroliera fantasma” non batte piu’ la bandiera della Corea del Nord.

Tripoli ( Libia) La petroliera battente bandiera della corea del nord “Morning Glory” avava caricato petrolio di “contrabbando” ovvero il cui provento non é arrivato nelle casse della compagnia petrolifera di Stato ma in quello dei “separatisti” della Cirenaica guidati da Ibrahim al Jathran. La “Morning Glory” , a quanto pare noleggiata da un ricco uomo d’affari degli emirati, era stata – inizialmente – bloccata nel porto Libico di Sidra. Nottetempo, durante una violenta mareggiata, ha pero’ preso il largo senza essere bloccata dalle motovedette della marina libica. Insomma una petroliera velocissima, da competizione!. Una richiesta del governo, a quanto pare fatta all’aviazione libica, di “bombardarla” non è stata ascoltata dai piloti. Bombardare una petroliera in acque internazionali ed al largo delle coste libiche, soluzione molto “gheddafiana” non è stata considerata come la piu’ geniale. Ed ecco le ultime novità giunte dall’ente marittimo della Korea del Nord, improvvisamente ligio ed attento alle regole internazionali. Il governo nord coreano ha deciso di “lavarsi le mani” e di smentire qualsiasi collegamento con la petroliera Morning Glory, la petroliera ora “nave pirata” in fuga verso una destinazione ignota. La nave è stata messa sotto bandiera coreana da una società egiziana , che secondo la Corea del Nord, ha avuto il permesso di utilizzare temporaneamente la bandiera Nord Koreana per un periodo di tempo di sei mesi, come da contratto firmato alla fine di febbraio. Or ora la Nord Corean Maritime Administration annulla il contratto, ed ha formalmente notificato al governo libico ed all'Organizzazione marittima internazionale ( IMO) che il contratto è annullato ed il nominativo della petroliera cancellato dal Registro RPDC, con la realtiva invalidazione di tutti i certificati. Secondo l’ente Koreano la petroliera aveva violato la legge della Corea del Nord sul registro delle navi, Legge che le vietava di trasportare merci di contrabbando. Anche se poi non si è ancora chiarito se il carico della petroliera sia di contrabbando oppure un semplice carico pagato dalla committenza ad un fornitore, in capo dei separatisti della Cirenaica, anziché all’ente di stato a Tripoli. Il direttore della società di nolo, con sede in Egitto, ad Alessandria, ha dichiarato di aver esclusivamente provveduto all’esecuzione delle pratiche burocratiche inerenti il nolo e di essersi occupato esclusivamente dei documenti relativi ai certificati di navigabilità ed alle date di scadenza delle varie autorizzazioni necessarie. L’operatore Egiziano, ovviamente, non è pertinente né sulla natura del carico né sulle rotte della petroliera che competano all’armatore ed al cliente. Dirigenti del Congresso Generale Nazionale ( GNC ) Libico e della National Oil Company ( NOC) di Tripoli avevano dichiarato che la petroliera era di proprietà di un uomo d'affari saudita. Fonti vicino alle autorità marittime accennano che un uomo d’affari degli emirati dovrebbe aver pagato il petrolio ad Ibrahim al Jathran, capo delle milizie “ribelli” della Cirenaica. L' ultimo avvistamento della petroliera fantasma è stato ieri, 12 Marzo, al largo delle coste egiziane vicino alla città di Mersa Matruh. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

 

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