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Il dolce frutto della cooperazione

Tunisi ( Tunisia ) Il programma relativo alla creazione ed alla riabilitazione di palmeti da dattero nella regione di Rjim Maatoug , programma che è stato finanziato dalla Cooperazione italiana in Tunisia, inizia a dare i suoi frutti. L’iniziativa si svolge nel Governatorato di Tozeur , nell’oasi di Rjim Maatoug. L’oasi si trova ad una novantina di chilometri ad ovest di Douz, giusto a sud del grande Chott el Jerid. Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni e la qualità della vita delle popolazioni nomadi e seminomadi esistenti nella regione del Nefzaoua. Con i fondi della cooperazione si è realizzata una vera e propria nuova oasi su una superficie di circa 2500 ettari, in pratica un fazzolettino di benessere di 25 Km². Il progetto si svolge nell’arco di circa 7 – 8 anni, il tempo affinché le palme da dattero vadano in produzione; nel frattempo, all’ombra dei nuovi palmeti, sono coltivati ortaggi. I giovani agricoltori ricevono una piccola sovvenzione per l’attività di manutenzione e di protezione dei palmeti, attività comunque necessaria affinché l’investimento possa iniziare a rendere finanziariamente. Questo avamposto nel deserto ha permesso di creare una vera e propria piccola nuova comunità ed anche un nuovo freno all’avanzare della desertificazione. L’intervento della cooperazione italiana ha migliorato la qualità della vita ad oltre mille persone ed ha offerto una nuova alternativa di occupazione agli abitanti della regione del Nefzaoua. Ricordiamo che il progetto, inizialmente, era co-finanziato dalla Comunità Europea. Poi, per motivi diversi, la Comunità Europea si è ritirata dal finanziamento lasciando alla cooperazione italiana il restante onere nella sua totalità. Ma in questo modo anche il dolce frutto dell’onore. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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