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La Costituzione e la Fondazione Alcide De Gasperi

Tunisi (Tunisia) Sabato 11 Gennaio si è tenuto un interessante incontro all’istituto Italiano di Cultura; incontro assistito da Dott. Antonello de Riu e dal Dott. Andrea della Nebbia dell’Ambasciata Italiana e presieduto da Maria Romana de Gasperi, presidente della fondazione Alcide de Gasperi. Fondazione da poco presieduta dall'On. Angelino Alfano. L’incontro ha visto gli interventi di studiosi e personalità di alto livello, come il Prof Lorenzo Ornaghi, ex Ministro dei beni Culturali nel governo Monti, Rettore dell’Università Cattolica, Francesco Margiotta Broglio attualmente membro della Commissione Interministeriale per le Intese con le Confessioni Religiose nel Governo Letta-Alfano, del prof. Carlo Secchi dell’Universià Bocconi ed ex Senatore., del Prof. Luigi Ballini dll’Università di Firenze ed infine del Prof. Michele Bagella dellUniversità Tor Vergata di Roma. Dagli interventi è riemersa un’Italia ormai quasi dimenticata, l’Italia degli ultimi anni del periodo fascista, l’italia della ricostruzione, l’italia delle piccole e piccolissime imprese, vera ossatura di ogni economia. E’ stata ricordata la storia della Costituzione Italiana, di una costituzione “dinamica” sempre in divenire ed in fase di realizzazione, e quindi, nonostante i 66 anni di età, – è nata il 22 Dicembre 1947 – ancora ben giovane ed in sviluppo. L’incontro è avvenuto in concomitanza con queste giornate di approvazione della Costituzione Tunisina, giornate nelle quali si è avuto l’eterno dibattito sulla “religione di stato” e sull’implicazioni nella vita dell’intera Nazione. Il Prof. Broglio ha avuto modo di illustrare un aspetto assolutamente moderno, attuale e positivo della legislazione italiana estremamente tollerante e disponibile nel riconoscere Culti estranei al Cattolicesimo, nel riconoscere il diritto ad avere luoghi di culto, il diritto alla protezione dei Ministri dei culti riconosciuti, il diritto alla celebrazione dei matrimoni e dei divorzi contratti con altri Culti, il diritto all’ attività di proselitismo. In Italia sono stati riconosciuti i Culti più disparati: circa un’ottantina. La religione mussulmana non ancora, ma solo a causa dei veti interni, incrociati, fra sciiti, sunniti e quant’altro; ma cio’ nonostante in Italia esistono otto moschee riconosciute e diversi luoghi di culto islamici. Senz’altro la parte più avvincente, forse per il pubblico italiano, è stata la narrazione della vita di De Gasperi. La vita di De Gasperi è parte della storia d’Italia, inutile aggiungere o commentarla: ormai tutto è già stato scritto. Credo che una attualità, in questi giorni di discussione della Costituzione Tunisina, sia quella di potersi relazionare con il pensiero di De Gasperi e con il suo comportamento politico. Quando le regole religiose sono immesse “direttamente” nelle Leggi dello Stato, anche come richiamo preciso e specifico, portano – innegabilmente – a problemi di interpretazione. Queste regole vanno poi ad influenzare l’ordinamento giudiziario e quindi la vita di tutti i cittadini con conseguenze, spesso, catastrofiche. Ricordo che la costituzione europea entrata in vigore il primo Dicembre 2009 riconosce le sole “radici cattoliche” e nulla piu’. Libertà ancora impensabili nei paesi islamici ove è tutt’ora prevista la pena di morte in generale ed, in particolare, pesanti pene per il reato di apostasia. Oggi, in Marocco, è imprigionato un musulmano, due anni di condanna, ma che potrebbe rischiare la pena di morte. E’ stato condannato per apostasia per essere diventato.. cattolico ! I cristiani marocchini non possono andare in chiesa e neanche seppellire i defunti con rito cristiano. Se vogliono sposarsi, sono obbligati a seguire il rito islamico La nuova Costituzione Tunisina per ora prevede la “libertà di coscienza” , il che dovrebbe eliminare il reato di apostasia. La vita di De Gasperi insegna che la fede religiosa dovrebbe essere parte di un percorso intimo di auto miglioramento, percorso che implica analisi e verifiche continue sia del proprio pensiero sia delle proprie azioni. Percorso che porta ad un giudizio continuo e ripetuto sul merito dei propri principi e dei propri valori. Questo lavorio interiore porta alla consapevolezza dei propri limiti, a comprendere i propri pregiudizi, alla comprensione ed all’accettazione del punto di vista altrui. In realtà alla fine del percorso vi è l’atteggiamento di apertura agli altri che è esattamente l’opposto dell’integralismo e della rigidità. Questo spirito “religiosamente libero” è – credo – lo spirito di De Gasperi, spirito tutt’ora moderno, spirito tutt’ora precursore di politiche europee ancora in un futuro del nostro divenire. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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