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L’ ESSAIMAGE in TUNISIA

Tunisi (Tunisia) L’essaimage può essere definito come l’atto di creazione di una nuova entità economica derivata da un organismo già esistente, una nuova attività che nasce in contrasto con la creazione ” ex nihilo”. In natura é cio’ che fanno le api quando, con il loro bagaglio di esperienza e di cultura, lasciano un’alveare per realizzarne un altro. Legalmente la creazione oppure lo sviluppo di una nuova attività economica avviene tramite una nuova capitalizzazione oppure tramite un miglioramento delle tecnologie esistenti, anche quando protette da un diritto di proprietà intellettuale, e rappresenta l’oggetto di una transazione tra l’attività cedente e quella in avviamento, al fine di ottenere un vantaggio per entrambi. Un esempio pratico. Una grande azienda manifatturiera meccanica ha un reparto per le lavorazioni meccaniche, un reparto fonderia, un reparto falegnameria, un reparto verniciatura, un reparto stampaggio a caldo, ed altri reparti nei quali avvengono i processi produttivi necessari alla realizzazione di un prodotto finale. Con l’essaimage un reparto, faremo l’esempio della falegnameria, viene “ceduto” magari anche con le macchine utensili e le relative attrezzature a dei nuovi imprenditori esterni all’azienda. Insieme alle macchine ed attrezzature ed utensili vengono forniti gli ordinativi ed un programma di produzione e tutta l’esperienza necessaria alla nuova impresa per operare in sicurezza. I nuovi imprenditori spesso sono gli stessi dipendenti che “si mettono in proprio” e diventano quindi nuovi fornitori dell’ azienda “madre” che ha loro ceduto l’intero reparto produttivo, fornito la tecnologia, l’avviamento e che garantisce le prime commesse ed il flusso di cassa necessario per remunerare l’attività ed il rischio d’impresa. La nuova entità produttiva, a sua volta, svilupperà altri mercati ed acquisirà nuova clientela, al fine di ridurre il suo rischio industriale e di meglio ammortizzare investimenti e spese generali. I nostri nuovi falegnami non solo quindi produrranno per la “casa mamma” ma cercheranno nuove commesse, nuovi clienti, sia per espandere la loro attività sia per diluire il rischio imprenditoriale e finanziario. Con l’occasione la nuova falegnameria avrà modo di accedere al piccolo credito e di attrezzarsi con macchine utensili moderne, di realizzare una impiantistica conforme alle normative di sicurezza, di organizzare la sua logistica nel migliore dei modi, insomma di avviare una attività veramente nuova, anche dal punto di vista gestionale, delle performances di produzione e qualitativo. La vicinanza geografica fra l’azienda “madre” e la nuova azienda può non essere necessaria: dipenderà essenzialmente dai costi dei trasporti dei prodotti realizzati. In alcuni casi la “casa madre” fornirà ala nuova “falegnameria” del nostro esempio, anche le materie prime oltre ad un’ assistenza tecnica e finanziaria con i fornitori di legname già qualificati negli anni precedenti ed ora fornitori della nuova attività. Fornitori di legname già approvati dalla casa madre e in grado di garantire le qualità e la quantità delle materie prime necessarie a realizzare la produzione. Lo svantaggio per la società “madre “ , ovvero quella cedente è un maggiore costo dell’attività di verifica e di controllo della qualità dei prodotti realizzati all’esterno della sua struttura produttiva e dei maggiori costi di trasporto e di logistica relativi al flusso dei trasporti. Il vantaggio è la possibilità di “diluire” sia il rischio industriale che quello sociale e di poter meglio gestire le variazioni delle richieste del mercato finale facendole “assorbire” dal nuovo fornitore. Inoltre, normalmente, la nuova attività si sviluppa su spazi maggiori di quelli del reparto di produzione esistente presso la società cedente e quindi vi sarà, quasi sempre, la possibilità di aumentare il volume degli ordinativi e della produzione in caso di maggiori richieste da parte della clientela finale. L’attività permette la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo delle piccole imprese che sono la vera ossatura di un’ economia sana, flessibile, rapidamente adattabile alle esigenze del mercato ed orientata verso l’export. L’attività di “essaimage” è particolarmente utilizzata in Francia ed in Tunisia é regolamentata da un quadro giuridico specifico che ne favorisce lo sviluppo. In Francia circa il 7% delle nuove attività ( circa 20.000 nuove attività nel 2012 ) sono nate proprio nel quadro giuridico dell’essaimage. In Tunisia l’Agenzia per lo sviluppo delle nuove aziende ha potuto registrare che anche 19 grandi aziende pubbliche hanno firmato delle convenzioni di essaimage con nuovi fornitori. In Tunisia nell’anno appena concluso – 2013- sono stati realizzati 488 progetti industriali nel quadro giuridico e di convenzione sul lavoro che regola l’essaimage. Il 45% dei promotori era di provenienza “interna” all’azienda madre, il 55% di provenienza esterna. La “ Societé d’Assistance et de Gestion des Fonds d’Essaimage” ha finanziato 103 progetti con circa 90 milioni di euro. Il 51% dei promotori dei nuovi progetti sono diplomati nelle scuole superiori, il 49% non hanno titoli scolastici specifici ma una grande esperienza lavorativa. Giorgio Comerio – www.giorgiocomerio.com

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