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Visto dall'Estero – 150 parlamentari

La legge parlamentare tiene banco, la decisione della corte costituzionale pure. A Gennaio il testo della sentenza sarà oggetto di dibattiti ed interventi televisivi a non finire. Vista dalla parte sud del Mediterraneo la decisione pare piuttosto ovvia: che in parlamento un partito che ha avuto relativamente pochi voti possa governare con un “premio di maggioranza” di ben 150 deputati su 617 totali non é cosa da poco. Il fatto che gli elettori non possano assolutamente decidere da chi farsi rappresentare ma che il loro rappresentante venga deciso da altri pare strano ed, ancora piu’ strano, che in tutti questi anni la Corte Costituzionale non sia stata attivata. Che mancasse il legame diretto fra il territorio, il collegio elettorale e chi lo rappresenta in parlamento é un’ evidenza di fatto. E ci ha creato un legame di dipendenza fra il deputato e la segreteria del partito e non un sano legame di dipendenza fra il deputato ed il suo territorio, i suoi elettori. Chi ha necessità di essere rappresentato vive e lavora nel collegio elettorale e deve poter scegliere chi lo andrà a rappresentare in Parlamento. Esattamente come invece, ben più correttamente, avviene nei Comuni. Ora pare piuttosto ovvio che i primi 150 debbano fare la valigie anche se non “tecnicamente” richiesto. Potrebbe essere una semplice azione di buon gusto.. politico. Forse ci sarà un problema per la pensione. Nulla di male. In base ai contributi versati ed agli anni di contribuzione la riceveranno, come tutti gli altri cittadini italiani, e con gli stessi criteri adottati per “gli altri”. Dopotutto un buon numero dei 150 deputati non sono alla prima esperienza ma hanno già accumulato qualche anno di contribuzioni per la loro pensione.
Insomma non dovrebbero soffrire molto. Anzi, potrebbero cogliere l’occasione per un gesto di coraggio civico che, mediaticamente ben publicizzato, potrà tornare ancora a favore. Come si sa, del futuro non vi é certezza. Ed il collegio elettorale potrebbe apprezzarlo. Parrebbe anche assolutamente eticpo che non vengano rimpiazzati da altri deputati, deputati comunque ancora nominati dalle nuove-vecchie segreterie.
Anche perché la sentenza non lo permette proprio, e visto che non sono disponibili deputati eletti in base alle preferenze dei cittadini non vi sono neppure nuovi papabili.
Sarebbe anche logico cogliere l'occasione per una piccola, iniziale, riduzione dello spropositato numero dei parlamentari. Insomma se i 617 parlamentari diventano solo 467 il popolo italiano non dovrebbe soffrirne molto. Ed anche il Governo non dovrebbe soffrirne molto: dovrà solo riconsiderare qualche alleanza, magari con chi, appena fatto uscire or ora dalla porta, sarà chiamato a rientrare dalla finestra. L’impressione é che ovvietà, etica e logica siano emigrate da tempo. Si sono rese irreperibili. Noi, da qui, dalla sponda sud del Mediterraneo, stiamo a vedere. Insomma , nonostante qualche incidente costituzionale, lo spettacolo continua. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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