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Decadenza di un Senatore

La decadenza dalla carica di senatore di Silvio Berlusconi appare come lo “psicodramma” delle ultime settimane, lo pscicodramma che occupa tutti i canali satellitari interet che abbiamo a disposizione.
La votazione del 27 Novembre, “palesemente segreta” ci ha portato reportages e commenti a profusione sulle dichiarazioni di voto, sui commenti delle dichiarazioni di voto, sui commenti dei commenti delle dichiarazioni di voto. Più dotte trasmissioni “full immersion” sulle procedure più o meno rispettate, sulla possibilità di un’ulteriore estensioni dei tempi, e quant’altro inerenti leggi, procedure, regolamenti, etc. etc. Ora viene il bello.. “genio e sregolatezza” non ha chiesto nessun affidamento ai servizi sociali. E comunque di affido se ne parlerà ad Aprile 2014.. salvo intervento Presidenziale od , in alternativa, qualche arresto altamente mediatico ed in diretta televisiva deciso da qualche procura. Tanto per evitare “inquinamento delle prove” o possibili “pericoli di fuga”. Salvo una carcerazione improvvisa ed improvvisata, data l’età matura, dovrebbe avere il diritto, in quasi automatico, agli arresti domiciliari in un luogo di residenza a suo piacere. Qual’è mai il problema ? I domicili non mancano. Dopo sei mesi di riposo casalingo , al massimo, avrà di nuovo tutte le sue libertà, semplicemente per la buona condotta.. che avrà avuto modo di dimostrare.. Nel frattempo con skype, Internet, email, blog, streaming, e quant’altro potrà realizzare, affinare, mettere on-line quanto di meglio si possa ottenere da Internet e sistemi associati per gestire Forza Italia, organizzare le sedi, preparare la campagna elettorale. Ovviamente se, nel frattempo, evita di chiamare gli Italiani alla guerra civile, all’assalto dei Tribunali, alla messa al rogo dei Giudici, la riduzione per buona condotta sarebbe quasi automatica. D’altra parte tutti sanno che le Leggi si applicano ai nemici e si interpretano per gli amici.  Si tratta di lasciare Milano – una vera Waterloo per i suoi avvocati – e magari spostarsi a Brescia, in probabili aule più inclini all’interpretazione della Legge che alla sua rigorosa applicazione. La telenovela ci terrà ancora compagnia. E poi, comunque, una cura intensa in una clinica a Lugano piuttosto che a Ginevra od a Losanna chi gliela potrà mai negare ? Francamente, tutta la vicenda, vista da questa sponda del mediterraneo, pare una di quelle commedie allegre e spensierate e lontane dalla realtà africana, vicende della serie “dinasty”. E’ ovvio che il vero problema, per Berlusconi, è quello successivo: ovvero i due processi in corso fra Napoli e Milano con le varie estensioni “bis” , “tris” e quant’altro. Ora però forse si andrà a modificare, aggiornare, snellire, il codice di procedura civile, quello di procedura penale, il sistema giudiziario in generale. Modifiche che, dopo anni di sofferenze per tanti, ora interessano moltissimo per evitare inutili sofferenze a qualcuno. Nel frattempo, ma guarda caso, si scopre che le carceri sono troppo piene, che la comunità europea ha già sanzionato l’Italia innumerevoli volte, che il Presidente Napolitano , in sintonia con i Radicali, ha chiesto un intervento legislativo. Dopotutto la conta delle 500.000 firme dei referendum non è ancora finita. E quindi un provvedimento urgente di indulto e/o amnistia perché mai non potrebbe essere votato? E poi chi non ha scheletrucci nell’armadio? Solo Grillo? Oppure Monti?  Ma non abbiate timore, piano piano, lemme lemme, qualche dossier, qualche fotocopia, qualche stralcio di intercettazione andrà sempre a finire su qualche pagina di un giornale. E qualche voto a favore dell’indulto & amnistia arriverà di sicuro, e questa volta con un vero voto segreto, e magari con anche qualche voto in più di qualche franco tiratore ben “scelto”. E mentre tutto ciò impegnerà il giornalismo italiano sempre più imprenditori inizieranno nuove attività in nord-africa, nella speranza di poter lavorare tranquilli, di poter avviare impresa e commercio senza avere l’impressione che il vero problema sia solo chi mai vincerà le prossime elezioni e con quale legge elettorale e del risultato del “passaggio al Colle” richiesto giusto or ora e delle vicende dinastiche di qualcuno. Giorgio Comerio www.giorgio.comerio.com

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