Salute – Un avatar che potrebbe aiutare i pazienti con schizofrenia che non vengono aiutati dai farmaci. Questo quanto messo a punto da uno studio della University College di Londra e che è stato pubblicato sul British Journal of Psychiatry.
Secondo lo studio, condotto su 30 pazienti, l'avatar cambierebbe diventando più rassicurante e aiutando il paziente a non avere più paura di quelle voci, a tenere loro testa.

Il team di studiosi ha confrontato due gruppi di pazienti: il primo è stato sottoposto alla cosiddetta avatar-terapia, il secondo alla farmocologia classica. La avatar-terapia permette al paziente di costruire un avatar  che si trasformi nelle voci che il paziente sente. Dietro l'avatar si trova lo psichiatra, in grado di rendere il personaggio virtuale più rassicurante, facendogli dire frasi come: “Ho capito che ti sto facendo del male, come posso aiutarti?”, o “Ti lascerò in pace”.

Allo stesso tempo, lo psichiatra incoraggia il paziente a guardare il proprio avatar, spronandolo a non credere all'esistenza di quelle voci.
E' emerso che, dopo l'utilizzo di questa tecnica, molti pazienti hanno dichiarato di aver smesso di sentire le voci o di essere riusciti a controllarle.

Presto inizierà un nuovo studio su più di 100 di pazienti, per verificare su un campione maggiore l'efficacia del metodo.