Pechino – Nonostante il termine “tortura cinese” sia da sempre utilizzato per sottolineare la proverbiale efferatezza del sadismo orientale, e la cultura cinese non sia propriamente famose per la 'non violenza', l'ultimo film di Quentin Tarantino non uscirà oggi nella sale cinematografiche cinesi, come invece era stabilito.
Il motivo? La controversa pellicola del re del pub sarebbe troppo violenta, e cruenta, per il pubblico cinese.
Nonostante infatti, ufficialmente, la programmazione sia stata sospesa per “Problemi tecnici”, come hanno spiegato le autorità cinesi, la verità è che il film è stato giudicato troppo violento per la sensibilità cinese dalla censura locale, e il regista italoamericano ha dovuto ritoccarne alcune scene.
Si tratta però di un'operazione di 'make up' che non compromette la trama, assicura Zhang Miao, direttore di Sony Pictures Cina.