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MPS – Buco da 3,17 miliardi e altri “piccoli” problemi…

Le inchieste sono ancora in corso, intanto è stato reso noto che la Banca Monte Paschi di Siena ha chiuso il 2012 con un ammanco di 3,17 miliardi di euro, ovvero molto più dei 2 miliardi che gli analisti economici avevano pronosticato. E che va ad aggiungersi al passivo di 4,60 miliardi del 2011, con svalutazioni che nell'insieme ammontano a oltre 1,6 miliardi.
In tutto questo mare di miliardi che i comuni mortali non sanno nemmeno immaginare, MPS fa sapere che le rettifiche sui crediti volute, fra l'altro, anche dalla Banca d'Italia, sono sate di circa 2,70 miliardi, di cui 1,37 miliardi solo nel quarto trimestre dello scorso anno.
A preoccupare è in particolare l'affare dei prodotti derivati che, stando ad un comunicato ufficiale, a dicembre 2012 era di quasi 39 miliardi e mezzo di euro, cioè oltre un miliardo in più del 2011. Per il resto, il portafoglio finanziario dell'istituto senese è formato da 26,4 miliardi di esposizione ai Titoli di Stato, per 5,2 miliardi su obbligazioni non governative, per 1,6 miliardi verso i derivati e contratti con clienti “business” e per 3,2 miliardi in attività di investimento particolari.
I ricavi, si, ci sono. Il totale dei guadagni di MPS è però calato del 6,2%, e si è stabilizzato su quasi 5 miliardi, con un margine di interesse minore del 18,1%. Principale fonte di incasso per la Banca rimane il ramo commissioni, calato anch'esso del 7,4%. Nella negoziazione titoli un utile di 454 milioni.
L'amminitratore delegato, Fabrizio Viola, non ha ancora comunicato in quale modo MPS potrà far fronte ai rimborsi per oltre 4 miliardi di euro in aiuti statali. Il direttore finanziario Bernardo Mingrone, ha dichiarato: “Per quest'anno non sarà possibile alcun rimborso nei confronti del ministero, ma dal prossimo anno avreno un quadro normativo molto più chiaro e definito“.
Il rimborso finanziario è proprio il tema sul quale si è focalizzato l'interesse degli ispettori del Fondo Monetario Nazionale, che invitavano le autorità ad un continuo monitoraggio sull'applicazione del piano di ristrutturazione della Banca Monte Paschi, con una preparazione ad assumerne l'eventuale controllo per minimizzare i costi finali a carico dello Stato. Un'eventualità che in passato era stata prospettata anche dall'attuale presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, quando era governatore di Bankitalia nel periodo in cui Monte Paschi portava a termine la controversa acquisizione di Banca Antonveneta, oggi oggetto dell'interesse della Magistratura.
A margine di tutto quessto, MPS ha già chiuso circa 200 filiali nel quadro della necessaria riduzione dei costi, più che degli sportelli, secondo un progetto che entro il 2015 arriverà ad una riduzione complessiva del 50%. Con defenestrazione di oltre 1.600 dipendenti.
Ma i guai non senbrano essere finiti qui. I pm responsabili dell'inchiesta, Giusepe Grosso e Aldo Natalini, hanno incontrato i colleghi svizzeri e aperto un'inchiesta per riciclaggio nei confronti di Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell'Area Finanza di MPS.

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