Fukushima – Addio Sushi, addio Sashimi, almeno per quanto riguarda il pesce del mare di Fukushima Daichi, nel quale è stato misurato un livello di radioattività a dir poco allarmante.
Sono passati quasi due anni dal disastro nucleare ma gli alimenti, e il pesce in particolare, risulta ancora pesantemente contaminato. Il governo nipponico manifesta chiare intenzioni di rafforzare il livello di capacità energetica rinnovabile per sopperire alla mancata produzione dopo la chiusura di circa 50 centrali nucleari, tuttavia il pericolo delle conseguenze è ben lontano dall'essere annullato.
Dalle stesse analisi ordinate dalla TEPCO, Tokyo Electric Power, la società che gestisce la centrale incriminata, i risultati parlano chiaro: i livelli di radioattività nel pesce di Fukushima sono superiori di 2.500 volte al tasso consentito dalla legge. In particolare, i livelli di cesio riscontrati negli esemplari esaminati sono pari a 254.000 becquerel per chilogrammo, ovvero 2.540 volte in più rispetto al limite fissato dal governo.