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Doping, Armstrong: “Squalifica a vita è condanna a morte”

Lance Armstrong vuole tornare a gareggiare. Dopo lo scandalo doping che si è abbattuto su di lui con conseguente squalifica a vita e confessione ai microfoni di Oprah Winfrey, l'ex ciclista texano ha dichiarato: “La squalifica a vita è una condanna a morte, voglio tornare alle gare. Non al Tour de France, naturalmente”. Sempre ai microfoni di Oprah, Armstrong ha raccontato di avere un desiderio: “Mi piacerebbe poter partecipare un giorno alla maratona di Chicago, magari quando avrò 50 anni”. 

L'ambizione di tornare alle gare è stata una delle motivazioni che hanno spinto l'atleta texano ad ammettere dopo anni di essere ricorso al doping. Ma Armstrong ha anche aggiunto di essere convinto di “meritare una sospensione di sei mesi” come altri atleti.

L'unica che sapeva era l'ex moglie Kristin e proprio lei gli propose un aut aut sul suo ritorno alle gare nel 2009: “Chiesi la sua benedizione. Me la diede ma solo se avessi corso senza imbrogliare. Ebbe la mia parola. E così ho fatto”. 
Poi un'altra confessione. Il momento più umiliante? “Quando mi sono dimesso dalla fondazione Livestrong”.

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