Roma – “Sono un figlio d'Italia… Come figlio di emigrati italiani, ho un forte legame con questo Paese. Sono commosso per la vostra accoglienza”. Esordisce cosi, parlando in perfetto italiano, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Leon Edward Panetta, calabrese di origine, prendendo la parola al termine dell'incontro a 'Palazzo Esercito' con il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. Al centro del confronto, questioni bilaterali, l'Afghanistan, e le “comuni preoccupazioni per il Mali”, ma anche “come rafforzare la collaborazione per il futuro”. “L'Italia è uno dei nostri migliori partner internazionali”, sottolinea Panetta, al suo ultimo viaggio internazionale come segretario alla Difesa -il presidente Obama ha già indicato il suo successore, Chuck Hagel- e inviando “a tutti gli italiani un messaggio di sincera amicizia, siamo e saremo sempre una famiglia. Amici e alleati. L'Italia -aggiunge- opera con successo in Afghanistan, nell'ambito del comando regionale ovest. E non potremo mai dimenticare gli oltre 50 soldati italiani morti”. “Siamo grati all'Italia -rimarca il segretario alla Difesa Usa- anche per l'ospitalità offerta a più di 30.000 militari e civili americani. Domani sarò a Vicenza proprio per ringraziare gli americani presenti li. Le basi Usa nel vostro Paese -ha concluso- accrescono la sicurezza collettiva dell'Alleanza Atlantica. Esse sono fondamentali per la nostra abilità militare di rispondere a situazioni di crisi e affrontare le sfide nella regione e oltre”.