Roma – I dati sull'Imu sono davvero clamorosi a Roma. L'hanno pagata 1.250.000 persone fisiche e 35 mila persone giuridiche (aziende, uffici, negozi o altro). Una responsabilità che servirà innanzitutto a dare nuovo ossigeno alle casse del Campidoglio, duramente colpite dal taglio dei trasferimenti da parte di Stato e Regione. L’incasso dell’Imu, alla fine, servirà a pagare gli stipendi dei dipendenti comunali e i servizi essenziali, dalle mense scolastiche al trasporto pubblico. Tutte voci che, in mancanza di questa iniezione di liquidità, sarebbero diventate a forte rischio. La parte più contestata dell’imposta, quella che riguarda le prime case con le relative pertinenze, è costata ai romani quasi 560 milioni. Il resto arriva da seconde case, fabbricati rurali a uso strumentale, terreni agricoli o incolti, aree fabbricabili. Qualche spicciolo (30 mila euro e rotti) arriva anche dalle sanzioni provenienti dai primi accertamenti messi in campo dall’amministrazione. Complessivamente il Campidoglio incassa 1,5 miliardi (meno di quanto perso per effetto dei tagli) mentre allo Stato vanno poco più di 550 milioni. Oltre un miliardo e 350 milioni è quanto pagato dalle persone fisiche: con una media, tra prime e seconde case, di oltre mille euro a testa. Più di 700 milioni, invece, sono stati versati dalle persone giuridiche.