Hollywood – A Spike Lee il nuovo film di Quentin Tarantino 'Django Unchained' non è piaciuto per niente. Anzi, senza nemmeno vederlo è più che certo che non gli piacerebbe, per questo dichiara di non essere minimamente interessato ad assistere alla proiezione.
Ma non si tratta certamente di rivalità tra registi o screzi personali tra due protagonisti dello star system americano.
Spike Lee dichiara infatti di considerare l'ultima opera di Tarantino superficiale e razzista, e di aver trattato una materia delicata come la lotta degli schiavi afroamericani in modo gravemente distorto. “Andarlo a vedere sarebbe una mancanza di rispetto verso i miei antenati – ha dichiarato il regista nero – La storia della schiavitù non è uno spaghetti western alla Sergio Leone: è stato un Olocausto, e i miei antenati erano schiavi, rapiti dall'Africa”.