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Ospedale: Hernicae Oppida incalza il Comune con due proposte

Anagni – “Abbiamo tanto da dire su quello che è successo in questi giorni ad Anagni per la questione ospedale. Dalla sceneggiata che abbiamo visto durante il consiglio comunale di qualche giorno fa fino allo sciopero della fame del sindaco. Ma meglio tacere”. Lo dichiara, in una nota, l’associazione Hernica Oppida che torna sull’argomento ospedale di Anagni. “Abbiamo assistito a nostro avviso – prosegue – all’ennesima rappresentazione della morte della politica di fronte ai problemi che dovrebbero essere risolti proprio dalla politica. Chi doveva e poteva risolvere questi problemi in Regione Lazio non l’ha fatto, anzi, ha dimostrato come anche un tema vitale per i cittadini, quello della salute, possa essere strumentalizzato da chi invece di difendere l’ospedale di Anagni ha preferito pensare a votare leggi per i vitalizi a consiglieri e assessore regionali e a usufruire di 14 milioni di euro destinati a gruppi consiliari. Ce l’abbiamo con tutti, centro destra e centro sinistra, anche con chi era andato in Regione a parlare di sociale. Noi non capiamo come sia possibile dare 14 milioni di euro per i gruppi consiliari mentre l’ospedale di Anagni non ha più i cerotti da mettere ai bambini che vanno a fare i vaccini. Oggi si esulta per la gentile concessione della Asl di un cardiologo e un’anestesista mentre però i ricoveri rimangono sospesi. Noi non esultiamo. Non capiamo perché solo oggi si prendono posizioni forti, solo oggi si pensa a fare alcune battaglie per l’ospedale mentre ieri non si poteva fare. Non capiamo perché un comitato cittadino debba fare azioni legali e non il comune, non capiamo perché si fanno le trattative per l’ospedale con i fax e non mobilitando tutto il consiglio comunale a dure e radicali prese di posizioni politiche. Noi allora – sottolineano – facciamo due proposte. La prima è molto semplice. Destinare i fondi per le luminarie natalizie al comitato cittadino che si sta occupando tramite i propri avvocati dell’azione legale per la difesa dell’ospedale. Proposta tra l’altro messa già a verbale all’ultimo consiglio comunale grazie all’intervento del consigliere Roberto Cicconi, il quale pur essendo di altre vedute politiche rispetto alle nostre ha capito il buonsenso della proposta, in quanto i cittadini non devono pensare loro a pagare le spese a degli avvocati che dovrebbe essere interesse del Sindaco pagare. Già paghiamo troppo per IMU, mensa scolastico e Tarsu. Ci pensi allora il Comune a trovare i soldi per una battaglia che interessa tutta la cittadinanza.. La seconda si rifà alle parole del dott. Massimo Natalia nell’ultimo consiglio comunale ed è quella delle dimissioni a dicembre di tutto il consiglio comunale per dare testimonianza di come Anagni abbia bisogna di azioni politiche di impatto e concrete perché non si può di certo basare l’azione politica su scioperi della fame, che a nostro avviso a poco servono e sono serviti visto appunto l’ultimo comunicato della Asl che non ha intenzione di ritornare sui propri passi. Questa amministrazione – conclude Hernica Oppida – ha dimostrato di non sapersi muovere tempestivamente e adeguatamente, anche per la difesa dell’ospedale e dunque è giusto che rimetta il proprio mandato”.

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