Alla miniera di platino Lonmin di Marikana, in Sud Africa, dove cica un mese fa la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti, uccidendo 44 persone, oggi sono oltre 30mila i minatori in corteo che si sono riuniti per protestare contro la povertà e per chiedere un aumento salariale. Molto di essi sono armati con bastoni, spade e fruste. La situazione è di estrema tensione, poiché numerosi reparti della sicurezza sono schierati sul posto, ed alcuni elicotteri sorvolano incessantemente la zona.
Intanto, ieri il tribunale territoriale ha deciso la cancellazione delle accuse di omicidio e tentato omicidio a carico di 270 minatori ed oltre 150 sono già stati scarcerati.
La strage dello scorso agosto ha dato origine ad una ondata di protesta, anche in altre zone minerarie. In un impianto per l'estrazione dell'oro, nei pressi di Johannesburh, 4 minatori sono stati feriti dalle guardie di sicurezza.
La società Lonmin, proprietaria della miniera di Marikana, avverte i lavoratori ancora in sciopero: se non riprende l’attività di estrazione sono a rischio 40mila posti di lavoro.