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Londra 2012 – Alex Schwazer, il padre: “E' colpa mia”

Dopo la notizia chock sulla sospensione del campione olimpico dei 50 km di marcia, Alex Schwazer, dai Giochi di Londra a causa della positività alla sostanza Epo, in seguito a un contrtollo anti-doping eseguito lo scorso 30 luglio a Oberstorf, parla il padre dell'atleta, Joseph Schwazer: “La reponsabilità di quello che è successo è solo mia, perché se si vede un figlio che sta male, si deve parlare con lui, cercare di capirlo, risolvere con lui il problema, cercare le cause. L'ultima volta che è partito da casa per allenarsi era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere. E' stata la prima volta in assoluto che ha fatto ricorso a queste sostanze. Spero che adesso possa condurre una vita normale, perché psicologicamente non reggeva più. Si era chiuso in se stesso. Si allenava da solo. Spero di poter rimediare agli errori che ho fatto con lui. Oggi però non è il giorno più brutto, il peggiore è quello che verrà. Ripeto, la colpa è mia. Per questo chiedo perdono ad Alex. Andremo avanti insieme“.
Il campione olimpico di Pechino intanto resta chiuso nel silenzio, nella casa di Calice, frazione di Racines, ma da alcune indiscrezioni sembra che sia intenzionato a parlare in conferenza stampa a Bolzano.
Era schiacciato da un peso che non riusciva più a sopportare – conclude Joseph Schwazer – ma ha una fidanzata speciale che gli sta accanto. Grazie a Carolina e a Michele Didoni (allenatore)”.

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