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Spending review – Ecco i provvedimenti votati in Senato

Il piano dei tagli alla spesa pubblica che il Senato ha approvato nel pomeriggio di ieri, comprende diversi provvedimenti, e passerà adesso all'esame della Camera dei Deputati. In programma un risparmio di circa 4 miliardi di euro per il 2012, 10 miliardi per il 2013, 11 miliardi nel 2014, e il rinvio – almeno per il momento – dell'aumento dell'Iva, che dovrebbe slittare da ottobre al secondo semestre del prossimo anno.
Prepensionamento per circa 55mila esodati e finanziamento per investimenti per un valore approssimativo di 2 miliardi nel 2013 e almeno un miliardo nell'anno succesivo, soprattutto in aiuti per le zone terremotate dell'Emilia.
Altro provvedimento, il riordino delle province: accorpamento con l'obiettivo di dimezzare il numero attuale. Per mantenere la qualifica di Provincia, l'Ente dovrà presentare due fondamentali requisiti: estensione minima di 2.500 chilometri quadrati e popolazione di almeno 350mila abitanti. E' stata poi decisa l'istituzione di dieci città metropolitane dal 1° gennaio 2014: Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, con soppressione delle relative province.
Decisi inoltre tagli agli Enti locali per circa 2,3 miliardi di euro per il 2012, 5,2 miliardi per il 2013, 5,5 miliardi per il 2014, con quello che le Regioni hanno definito un grave danno al sistema amministrativo locale per il dovuto pagamento allo Stato di 1,3 miliardi nel 2012, 2,2 miliardi nel 2013 e 2,5 miliardi nel 2014. I Comuni, da parte loro, dovranno rinunciare a 500 milioni quest'anno e a 2 miliardi dal 2013. Le otto regioni con un evidente ammanco del sistema sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) potranno anticipare al 2013 l'aumento dell'addizionale Irpef dallo 0,5% all'1,1% .
Il decreto approvato in Senato stabilisce inoltre tagli al fondo sanitario nazionale per circa 900 milioni nel 2012, di 1,8 miliardi nel 2013 e di 2 miliardi dal 2014. Regioni e Province a Statuto Autonomo dovranno, entro il 31 dicembre 2012, ridurre da 4 a 3,7 i posti letto per ogni mille abitanti. Un totale, a livello nazionale, di circa 7.000 posti letto a partire dal 2013.
Taglio del 10% per il personale della Pubblica Amministrazione che dovrebbe ridurre del 20% i dirigenti e del 10% i dipendenti. Il personale in sovrannumero andrà in pensione entro il 2014 se in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi. Senza requisiti, i dipendenti in soprannumero e non ricollocabili saranno messi in cassa integrazione con l'80% dello stipendio per un periodo fino a 24 mesi, prorogabile a 48.
La spending review riduce anche le spese per i ministeri di circa 1,5 miliardi nel 2013 e nel 2014 e di 1,6 miliardi nel 2015. Il ministero dell'Economia taglierà 615,3 milioni nel 2013, 662,3 nel 2014 e 541,5 nel 2015.
Cancellato l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private (Isvap) e fondato l'Ivass, l'Istituto Vigilanza sulle Assicurazioni, che opererà attraverso le strutture della Banca d'Italia. Il presidente dell'istituto sarà il direttore generale della stessa Bankitalia.

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