I ricercatori hanno paragonato i dati del programma federale National Health and Wellbeing Survey (riguardo alla tendenza allo stress, sintomi influenzali, frequenza ad ammalarsi) con quelli relativi a un campione di 350 australiani che si dedicavano alla meditazione da almeno due anni. Ne è risultato che per quanto riguarda il benessere mentale il gruppo di meditatori ha evidenziato una condizione migliore del 10 per cento rispetto alla popolazione generale. Inoltre i volontari australiani riusciti nell’intento di allontanare stress e tensione sono risultati in migliori condizioni fisiche, meno propensi ad ammalarsi e con un migliore equilibrio psico-fisico. Ma quanto bisogna meditare per arrivare a questo ambito traguardo? Secondo Ramesh Manocha, della Sydney Medical School, la meditazione va intesa come capacità di chiudersi in un silenzio e non è importante tanto la quantità, quanto la qualità. Del resto che poche ore di raccoglimento possano arrivare ad alleviare addirittura il dolore, senza gli effetti collaterali degli analgesici era già stato dimostrato da uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience. Senza contare il motto latino Mens sana in corpore sano.