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Cosmo – Osservato per la prima volta buco nero che divora stella (VIDEO)

I ricercatori della John Hopkins Universaity di Baltimora, coordinato dal professor Suvi Gezari, hanno osservato un fenomeno importantissimo e imponente che si è verificato in tempo reale: un buco nero di enormi dimensioni che ha letteralmente divorato una stessa. L'evento è stato ricostruito con particolari tecniche computerizzate ed ha confermato che al centro della grande maggioranza delle galassie siano presenti buchi neri giganteschi, con una massa pari a milioni e milioni di volte quella del Sole.
Secondo quanto rivelano le simulazioni e gli studi della Nasa, i buchi neri si mantengono in una sorta di “letargo cosmico” fino a che non capita alla loro portata una qualche massa stellare che viene di conseguenza “ingoiata” dalla forza di attrazione gravitazionale dello stesso buco nero. Il particolare vento osservato tratta di una stella,probabilmente una Gigante Rossa, che si è avvicinata oltre il limite ad un buco nero, ed è stata “squarciata” in conseguenza degli effetti gravitazionali. Il pratica, il buco nero “predatore” che cattura e divora una stella “preda” e la “digerisce”.  Gli esperti stimano infatti che in ogni galassia si verifichi un fenomeno simile ogni 10mila anni.
Pare che la stella in questione percorresse un'orbita molto stretta intorno al buco nero, il quale si è come “girato” verso l'astro riscandansosi notevolmente. La stella ha avuto poi un ultimo lampo, un ultimo bagliore di vitya, prima di soccombere definitivamente.  Il buco nero in questione risulta essere circa tre milioni di volte più grande del Sole, con una massa pari al buco nero al centro della nostra Via Lattea. L'analisi della curva di luce ha permesso di calcolare i tempi esatti in cui è avvenuto questo evento, nell'arco di due giorni nella primavera del 2010. Gli studi hanno poi rivelato che la stella era già styata in balia del buco nero qualche tempo fa, e che in seguito al contatto aveva perso parte dello strato esterno composto prevalentemente da idrogeno.
(Nel video la simulazione grafica del fenomeno realizzata dalla Nasa)

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