Vermont (USA) – La propensione all'uso di droga e all'impulsività sarebbe dovuta ad anomalie presenti nel cervello. E' destinata a scatenare un diluvio di polemiche ed una battaglia scientifica la dichiarazione di un gruppo di ricercatori americani secondo cui l'uso di droghe (o altre dipendenze) sarebbe in realtà “indotto” da particolari conformazioni del cervello.
Robert Whelan e Hugh Garavan dell'Università del Vermont sono convinti di aver scoperto alcune differenze nelle reti cerebrali che spingerebbero alcuni adolescenti ad un elevato rischio per l'uso di droga e alcol.
Una “semplificazione” che non piace agli studiosi della psiche che, invece, sostengono che le dipendenze non abbiano alcun legame con particolari conformazioni delle persone ma con precise scelte, a volte indotte da traumi e difficoltà.
Teorie ovviamente contrastanti da cui, però, dipende l'approccio terapeutico. Ben diverso, infatti sostenere che l'uso della droga dipenda da una malformazione del cervello o da una scelta.
Il dibattito è aperto.