Firenze – Nonostante lo sciopero indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, la maggior parte dei negozi nel centro storico fiorentino ha optato per l'apertura anche nel giorno della festa della liberazione e, probabilmente, adotterà la stessa politica anche per il prossimo martedì (1 maggio, festa dei lavoratori). La polemica nata in merito a questa decisione del governo ha offeso coloro che ritengono sia più giusto andare incontro ai valori del diritto al lavoro (e, automaticamente, al riposo da esso) e della cultura (favorendo iniziative artistico-culturali), piuttosto che rispondere all'ideologia del consumismo che sta diventando imperante. Il discorso “non fa una piega”, ma a guardare la folla di turisti presenti nelle attività commerciali del centro cittadino appare difficile sostenere che questa “apertura straordinaria” sia un errore, seppur “faticosa”.