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Punto G – Dubbi sulla scoperta fatta su una 83enne americana

Miami (Florida) – Il mistero svelato del ritrovamento del “punto G” femminile torna a tingersi di giallo.
Nei giorni scorsi l'ultimo numero del Journal of Sexual Medecine ha pubblicato una notizia che ha messo sottosopra il mondo, specie la sua componente femminile: un ginecologo americano, Adam Ostrzensky, dell'Institute of Gynecology di St. Petersburg in Florida, avrebbe individuato il punto G compiendo l'autopsia su una donna di 83 anni.
La notizia è rimbalzata di Media in Media sino a diventare di pubblico dominio ma oggi emergono dei “dubbi”.
Giusto il tempo di infondere nel pubblico femminile la speranza di prossimi “orgasmi plurimi e intensi” come da definizione del famigerato Punto G ed ecco che arriva la doccia fredda.
Alcuni medici hanno infatti gettato sospetti sulla ricerca avanzando alcune perplessità cui il medico ricercatore dovrà rispondere presto per evitare una “brutta figura”.
I medici dubbiosi ricordano infatti che questa struttura così piccola fa comunque parte dell'apparato genitale femminile e che è noto che queste parti vadano incontro a una fisiologica fase degenerativa durante la vecchiaia. Perchè dunque compiere questa ricerca sul cadavere di una donna così in là con gli anni? Non era forse preferibile esaminare giovani donne?
Il timore dei medici sospettosi è che la scoperta sia legata più ad una possibile “degenerazione dei tessuti” che avrebbe dato origine a “qualcosa di anomalo e non osservato prima” sul corpo esaminato.
Insomma, quello del Punto G femminile rischia di restare un mistero ancora a lungo.

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