Teramo – Da dieci giorni non si ha nessuna notizia sull'operaio 29enne disoccupato e sul piccolo figlio di 3 anni, scomparsi da Valle Castellana, piccolo comune abruzzese. I carabinieri stanno battendo il territorio alla ricerca di tracce, mentre gli investigatori hanno ipotizzato che, alla base di quello che potrebbe a prima vista asssumere i contorni di un gesto estremo, che naturalmente nessuno si augura, potrebbe esserci un movente da ricercare nella recente sentenza del Tribunale dei Minori di Ancora, che avrebbe accolto l'istanza di affidamento della madre del bambino, una ballerina greca che è rientrata nel proprio paese di origine poco dopo aver dato alla luce il bambino. Il ragazzo viveva temporaneamente con il bimbo presso i genitori, i quali hanno denunciato la scomparsa e temono per la sorte di entrambi, dopo la notizia della sentenza del Tribunale minorile del 21 luglio 2010, che sarebbe diventata ufficialmente esecutiva lo scorso 23 febbraio.
L'avvocato della famiglia, Felice Franchi, ha dichiarato che il ragazzo non farebbe mai del male al figlio: “Non credo possa essere capace di un atto inconsulto, è troppo attaccato al figlio, lo ama teneramente, e poi l'ho sempre visto come un giovane sereno e tranquillo. Il bambino è nato in Italia, è stato accudito dal padre e dai nonni paterni a Vale Castellana, e nell'opporci al pronunciamento del Tribunale abbiamo prodotto una relazione del responsabile del Servizio Sociale del Comune abruzzese, che attesta la assoluta buona disposizione dell'ambiente in cui il piccolo vive“. Intanto, la Procura di Ascoli ha dovuto aprire d'uffiico un procedimento nei confronti del ragazzo, con l'accusa di sottrazione di minore.