ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Assolto medico accusato di fare “test della verginità”

Il Cairo – Era stato accusato di aver costretto un gruppo di manifestanti a sottoporsi al “test della verginità”, ma secondo la magistratura egiziana il medico militare non è colpevole.
A far scoppiare il caso era stata la denuncia di Samira Ibrahim, una ragazza di 25 anni che nel marzo 2011 manifestava contro il regime ed era stata per questo costretta a sottoporsi all'umiliante test.
Infuriati gli operatori di Amnesty International, che accusano la giustizia militare di essere incapace di occuparsi di violazione dei diritti umani. “Ancora una volta, i militari egiziani hanno voltato le spalle alle donne che, come Samira Ibrahim, hanno mostrato un enorme coraggio sfidando le istituzioni militari del paese – ha dichiarato Hassina Hadj Sahraoui, vicedirettrice del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International – La sentenza dell'11 marzo 2012 non è solo una parodia della giustizia ma è anche un'ulteriore conferma di quanto sia necessario trasferire ai tribunali civili i casi di violazione dei diritti umani”.Egirro – Era stato accusato di aver costretto un gruppo di manifestanti a sottoporsi al “test della verginità”, ma secondo la magistratura egiziana il medico militare non è colpevole.
A far scoppiare il caso era stta la denuncia di Samira Ibrahim, una ragazza di 25 anni che nel marzo 2011 manifestava contro il regime ed era stata costretta a sottoporsi all'umiliante test.
Infuriati gli operatori di Amnesty International, che accusano la giustizia militare di essere incapace di occuparsi di violazione dei diritti umani. “Ancora una volta, i militari egiziani hanno voltato le spalle alle donne che, come Samira Ibrahim, hanno mostrato un enorme coraggio sfidando le istituzioni militari del paese – ha dichiarato Hassina Hadj Sahraoui, vicedirettrice del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International – La sentenza dell'11 marzo 2012 non è solo una parodia della giustizia ma è anche un'ulteriore conferma di quanto sia necessario trasferire ai tribunali civili i casi di violazione dei diritti umani”.

Facebook