L’idea del sindaco Chiara Appendino era di concludere la riforma dello Ztl prima dell’estate. Ma non sarà così.
«Non abbiamo fretta, vogliamo arrivare a una soluzione che funzioni, raccogliendo ogni suggerimento utile», ha spiegato l’assessore alla Viabilità Maria Lapietra a un centinaio di residenti convocati a Palazzo Civico mentre in piazza altri trecento protestavano con cartelli e fischietti.
Si procederà dunque con la massima cautela. Non si esclude che la riforma passerà attreverso consultazione popolare. Il eader torinese della Lega Fabrizio Ricca lo ha già annunciato. Il vice sindaco Guido Montanari ha dichiarato : «Siamo sempre favorevoli a strumenti per favorire la partecipazione, in questo caso bisogna valutare se sia utile e praticabile»
Per ora, una soluzione non è così vicina come sperava la giunta Appendino. Al dialogo si oppongono i commercianti sulle barricate e i residenti invipereti. Almeno 300 in piazza, con sedie e sgabelli: una provocazione contro la scelta di convocare l’assemblea in una sala da 85 posti.
Fra di loro negozianti ma anche residenti, come Silvio Barbieri, che negli ultimi anni ha visto la trasformazione del Quadrilatero Romano: «La Ztl ha portato alla desertificazione commerciale: per metà giornata le vie sono quasi vuote ed è facile pensare che con il prolungamento degli orari la situazione peggiori».
I coomercianti protestano. Espongono i cartelli control la Ztl sulle vetrine dei loro esercizi commerciali. Lo stesso cartello che l’assessore Lapietra mette al collo. Anche lei è contraria alla Ztl prolungata.
«Non si prende l’attuale Ztl si tre ore e la si porta a dodici, dalle 7,30 alle 19,30. Non si chiude il centro. Anzi, lo si apre, perché domani tutti potranno entrare a qualunque ora» ha dichiarato Lapietra.
I pareri però sono contrastanti. Montanari infatti sbotta: «Lo facciamo per non farvi ammalare di cancro».