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Viticoltura: Zannier, ricerca Fvg su viti resistenti è eccellente

Udine, 22 mar – “Il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato in
questi anni una capacità di ricerca e innovazione nel settore
agroalimentare di qualità eccellente, tale da diventare
patrimonio dell’intero Paese. La sfida principale è trasferire la
ricerca al settore produttivo guardando in particolare alle
soluzioni nel settore vitivinicolo che rispondono meglio alla
sostenibilità ambientale delle colture e alla resistenza ai
cambiamenti climatici”.
È quanto ha detto l’assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier nel
corso della tavola rotonda organizzata dall’Università di Udine
in occasione della visita di Francesco Mattina, presidente del
Community Plant Variaty Office (Cpvo), l’ufficio della Comunità
europea per le varietà vegetali.
Zannier ha ricordato che “il Friuli Venezia Giulia con il 13 per
cento di superficie vitata sull’intera superficie agricola supera
di molto la media italiana, la quale si attesta sul 5 per cento.
Numeri che danno conto dell’interesse con cui i produttori locali
guardano alla ricerca in questo settore e ripongono fiducia nelle
ulteriori innovazioni attese ma che richiamano anche alla
necessità di attivare eventuali inserimenti dei vini derivanti da
queste nuove varietà nei disciplinari IGT, attività questa che
potrà avvenire solo a fronte di una iniziativa dei produttori
vinicoli nel rispetto delle normative statali.
Il presidente del Cpvo si è detto sorpreso della qualità
dell’attività vitivinicola in regione, in particolare di quanto
fatto dall’Ateneo friulano, dall’Istituto di genomica applicata e
da Vivai cooperativi Rauscedo per la creazione, lo sviluppo e la
valorizzazione delle nuove varietà di vite resistenti alle
malattie, considerandolo un caso esemplare di collaborazione tra
ricerca pubblica e privata.
La delegazione comunitaria ha incontrato a palazzo Maseri il
rettore Roberto Pinton e i professori Michele Morgante, Silvia
Bolognini, Francesco Marangon, Claudio Cressati, nonchè il
direttore del centro ricerca di Rauscedo, Eugenio Sartori.
L’Ateneo di Udine ha costituito 25 nuove varietà vegetali
protette con privative comunitarie, di cui 15 varietà di vite
resistenti alle malattie, 8 varietà di kiwi (uno con brevetto
nazionale) e 2 di girasole. Le privative vegetali rappresentano
un fattore strategico della proprietà intellettuale generata
dalla ricerca universitaria e proprio su queste si è concentrata
la delegazione comunitaria preposta alla tutela di queste nuove
varianti.
ARC/SSA/pph

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