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Violenza donne: Consiglio Marche vicino a vittime di soprusi

 

Sono 471 le donne che nel 2019 hanno chiesto aiuto ai Centri antiviolenza delle Marche (-11,8%), con in media sei donne ogni 10 mila abitanti (quasi 8 su 10mila in provincia di Pesaro, il 30,1% dei casi regionali).
Il Report presentato oggi in Consiglio regionale, sulla base dei dati raccolti nel 2019, fotografa il fenomeno attraverso le segnalazioni ai cinque Cav – uno per provincia – regionali.

“La violenza è contro la civiltà, contro natura. Appuntamenti come questo sono momenti importanti per dimostrare vicinanza alle vittime di soprusi affinché trovino il coraggio di denunciare le brutalità subite”, ha detto il presidente dell’Assemblea legislativa, in apertura della seduta dedicata al Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nelle Marche. E concludendo il dibattito, il presidente della Giunta, Francesco Acquaroli ha evidenziato come le istituzioni possano “giocare ruolo determinate nella fase della prevenzione soprattutto per il tramite delle scuole”.
Dal dossier, emerge che il profilo delineato della vittima di soprusi è simile a quello del 2018 e testimonia la diffusione del fenomeno: nel 36,9% dei casi si tratta di donne coniugate, di origine italiana (73%), con figli (70%), diploma di scuola media superiore (49,5%), occupate in maniera stabile (39,6%).
Sul territorio, accanto ai Cav, operano anche otto strutture residenziali (Case rifugio): nel 2019 hanno ospitato 108 donne e 11 minori (11.949 giorni di ospitalità). I dati sono stati illustrati dalle relatrici: la presidente della commissione Sanità, Elena Leonardi (Fdi, maggioranza) e Simona Lupini, vice presidente della Commissione (M5s, opposizione).

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