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Violenta aggressione in carcere, 30 giorni di prognosi per un detenuto

 

Violenta aggressione nel carcere di via Cavour a Campobasso. Un uomo, per cause in corso di accertamento, è stato pestato a sangue da altri detenuti: per lui ben 30 giorni di prognosi.

Non si conoscono i motivi che hanno fatto scattare il pestaggio; con tutta probabilità sarà adesso un’indagine interna a fare luce sul grave episodio. I fatti nel tardo pomeriggio di ieri l’altro. In una zona del carcere non coperta dalle telecamere, è scoppiato il diverbio. Questione di istanti e dalle parole si è passato ai fatti.

L’uomo è stato accerchiato dai detenuti ed è stato picchiato in maniera violenta. Solo il pronto intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha scongiurato il peggio. Il detenuto, una volta tratto in salvo, è stato sottoposto alle cure del caso. Un’aggressione che, ancora una volta, porta a galla il problema già sollevato in passato dai sindacati che in più di un’occasione hanno evidenziato la mancanza di personale. Agenti, quelli della penitenziaria del carcere di Campobasso, spesso costretti a tamponare situazioni di emergenza legate proprio alla carenza di personale. A questo, come emerso dal report relativo al 31 marzo scorso del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (Dap), bisogna aggiungere anche il problema relativo al sovraffollamento delle carceri. In quello del capoluogo infatti ci sono 164 detenuti: la casa circondariale di via Cavour potrebbe ospitarne invece 106.

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