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Il vescovo e un sacerdote di Massa Carrara dilapidano le offerte dei fedeli

Sono stati rinviati a giudizio il vescovo e un sacerdote di Massa Carrara perché accusati di scialacquare i soldi ricevuti in offerta

Don Luca Morini, meglio noto come “Don Euro”, insieme a Giovanni Santucci, il vescovo della diocesi di Massa Carrara e di Pontremoli, e ad un ex sacerdote, Emiliano Colombo, sono stati rinviati a giudizio per l’inchiesta che vede “Don Euro” come indiziato per aver sperperato le offerte dei fedeli con acquisti personali.

Il vescovo Santucci inoltre sembra aver fatto pressioni all’Assicurazione Cattolica per far aumentare il punteggio di invalidità di Don Morini, al fine di aumentare il vantaggio economico.

Una parte del patrimonio del parroco era nascosta sul conto dell’ex sacerdote, indagato quindi per ricettazione, ma le indagini che erano in corso già dal 2015 e che si basavano su denunce di fedeli che notarono le troppo frequenti richieste di offerte per attività di carità mai svolte, hanno portato al sequestro di 700mila euro e di diverse pietre preziose dal valore di 150mila euro.

Il principale indagato è Don Morini, mentre per quanto riguarda il vescovo, la curia di Massa Carrara ha voluto precisare che monsignor Giovanni Santucci non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dalla Procura.

 

Il vescovo
Mons. Giovanni Santucci nasce il 14 maggio 1949 a Pietrasanta (LU), il suo percorso di formazione inizia nel Seminario minore e prosegue in quello maggiore dell’Arcidiocesi di Pisa, per frequentare poi lo Studio teologico domenicano di Bologna. Negli anni dal1974 al 1981 è stato vicario parrocchiale del Duomo di Pontedera, dopo di che si è trasferito a Pisa nella sede del Seminario Arcivescovile, dove l’animazione vocazionale e il seminario stesso saranno i suoi principali impegni dall’87 al ’95.
Nell’Ottobre del 1999 viene eletto Vescovo e nominato alla sede di Massa Marittima.

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