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Veneto: mancano i preti nelle parrocchie

Penuria di preti in Veneto, arrivano le donne.

Una delle questioni più annose per la Chiesa cattolica è sicuramente il sacerdozio femminile. Su questo tema, Papa Francesco ha già detto no senza mezzi termini.

Peccato che ci sia un problema. Nel cattolico Veneto, infatti, c’è “mancanza di personale”. Già, in Veneto ci sono pochi sacerdoti. Le celebrazioni, in assenza del prete, vengono portate avanti dalle suore, dai diaconi e laici, indifferentemente uomini e donne.

Per questo motivo, la questione è tornata in auge. La valorizzazione femminile è diventata un tema della 69esima edizione della Settimana di aggiornamento pastorale, presso Villa Immacolata di Torreglia dal Centro di orientamento pastorale.

Come riporta il Corriere del Veneto, don Antonio Mastantuono, vicedirettore della rivista ‘Orientamenti Pastorali’,  ha dichiarato che: “La valorizzazione della figura femminile emerge dalle vecchie e dalle nuove funzioni affidate ai battezzati di una comunità cristiana che oggi non può più essere accentrata solo sul parroco. L’aumento dell’età del clero a 65 anni e la diminuzione dei sacerdoti sono la base di partenza per una riflessione che vede la Chiesa uscire sul territorio, come vuole il Pontefice.

In molte parti d’Italia un unico prete è titolare anche di dieci parrocchie e allora va ripensata la sua figura. Noi siamo portati a pensare che un curato debba fare tutto: dalla celebrazione della messa alla catechesi, fino all’organizzazione della partita di pallone. E invece il prete presiede l’eucarestia e guida la comunità ma in base all’uguaglianza battesimale tutti, anche i laici, possono dare il loro contributo, sfruttando le proprie capacità e potenzialità. Le donne sono coinvolte nelle vecchie e nelle nuove mansioni”.

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